Yahon Chang

 

Yahon Chang

Taiwan R.O.C.

Nato nel 1948, Yahon Chang vive e lavora a Taipei, Taiwan. Ha esposto in occasione di numerose mostre personali e collettive internazionali. L’ultima personale, The Question of Beings, è stata allestita quale Evento Collaterale in occasione della 56. Esposizione Internazionale d’Arte-la Biennale di Venezia. La sua opera, che utilizza tecniche di pittura a inchiostro cinesi, sfrutta un’ampia serie di supporti ed è imbevuta di elementi della tradizione colta e zen. Cresciuto nella Taiwan coloniale post-giapponese, ritrae nei suoi lavori un particolare linguaggio visivo che dà voce all’agonia, ai dinieghi, alle lotte, all’avversità, all’accettazione e all’amore in questo mondo, nonché alla sua ricerca della pace e di una spiritualità superiore. Per OPEN, Chang trasforma le pennellate di inchiostro espressive dei dipinti delle serie Arhat, Vital e Faces in forma tridimensionale integrandole con due nuove sculture inedite.

Yahon Chang, nato in un’epoca di colonizzazione post-giapponese, è cresciuto nella zona centrale di Taiwan nella provincia di Nantou, dove il sistema di istruzione, i valori e l’ambiente di lavoro erano ancora profondamente legati all’eredità dell’occupazione giapponese. Come molti altri della sua generazione, Chang non solo ha superato notevoli difficoltà per giungere al successo e affermarsi all’interno della società, ma è anche sempre stato alla ricerca dell’illuminazione per una crescita spirituale attraverso la religione, il buddhismo zen per i primi sessanta anni della sua vita e, successivamente, il cristianesimo, nel quale ha trovato la riconciliazione spirituale che aveva ricercato per tutta la vita. Nelle opere di Chang, il tema dell’identità, gli interrogativi sulla propria esistenza all’interno della società e la meditazione trascendentale su tali contenuti sono pertanto palpabili, soprattutto nelle sue serie di ritratti che, nei volti, esplorano lo spazio tra lo stato dell’essere e il subconscio che interroga l’esistenza di tutti gli esseri, suggerendo altresì il fenomeno della discriminazione sociale nella Taiwan post- coloniale e la ricerca della spiritualità.

Le opere di Chang fanno parte di collezioni private, pubbliche e museali in tutto il mondo, come quella del Museo d’Arte di Shanghai e quella del Museo d’Arte di Busan.

J. J. Shih and Francise Chang