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Carole A. Feuerman

Ritengo che l’arte di Carole Feuerman sia arte di grande importanza. Le sue affermazioni sono grandi, sia letteralmente che a livello figurativo, e anche accattivanti, poiché invitano complicità e resistenza, fiducia e cinismo. Non c’è una storia giusta, nessun punto da cui iniziare se non da se stessi, e nessuno da seguire. Qualcuno ha detto che niente è banale come il profondo e niente è profondo come il banale. I nostri miti sono parte della nostra banalità: produzioni culturali che mappano i nostri “concetti” di esperienza e le convenzioni delle nostre realtà. Non sono né più né meno che riflessi degli schemi cognitivi tramite cui navighiamo nelle nostre vite. Possiamo trarre conforto da questo, oppure offenderci. Gran parte delle opere della Feuerman ha aspetti d’introspezione, soggettività e universalità. Secondo l’artista stessa, le opere incarnano serenità, tranquillità, purezza e passione. Ad ogni modo, queste sono soltanto proprietà esibite, forse non più dei prodotti del nostro consumismo emozionale. Il pubblico interessato alla produzione (artistica o d’altro genere) delle nostre auto-mitizzazioni dovrebbe preoccuparsi delle politiche culturali delle nostre emozioni, del loro utilizzo nella prosecuzione della cultura di maggioranza, e del loro ruolo nell’imposizione dei concetti di cultura popolare di cosa significhi “profondo” e significativo. D’altra parte, viviamo i nostri miti – non tanto perché crediamo in essi, ma perché non sono la nostra moneta emozionale (universale). Le opere della Feuerman sono incomplete senza questi sottotesti (responsabilità di chi le ammira), e l’artista comprende che visionare l’arte dovrebbe equivale alla schermaglia di un abbraccio. Ed è precisamente in questo (nelle loro sfide e implicazioni serie) che le opere della Feuerman si guadagnano il loro significato e il nostro rispetto.

Curatore John T. Spike

Testo a cura di Stephen Foster

Con il sostegno di HUNTINGTON T. BLOCK, Insurance Agency, Inc.

Con il Patrocinio di President Bill Clinton & Senator Hillary Clinton, Dr. Henry Kissinger, President Mikhail S. Gorbachov, Malcolm Forbes Magazine Collection, Absolut Vodka Collection, Metropolitan Museum of Art, Sculpture Foundation, Inc., Ambasciata degli Stati Uniti d'America

Si ringrazia Ed Rubin, Stephen C. Foster, John T. Spike, Scriba Gallery, Gertrude Aeschlimann-Art-st-Urban

Courtesy Feuerman Studios Incorporated