Master of Hyperrealism

CAROLE A. FEUERMAN

My Stories
Chiesa della Pietà – Cappella - Riva degli Schiavoni 20.04 – 27.11 2022

In occasione della Biennale Arte 2022, Carole A. Feuerman ritorna a Venezia a distanza di tre anni con My Stories, una mostra evento incentrata sul corpo umano attraverso la doppia trattazione di istante ed eternità, per rivelare il prolifico percorso espressivo dell’Artista che ha contrassegnato la storia della scultura iperrealista degli ultimi cinquant’anni.

Curata da Paolo De Grandis e Carlotta Scarpa, la mostra è organizzata da Bel-Air Fine Art Contemporary Art Galleries che dal 2017 promuove a livello internazionale l’opera di Carole A. Feuerman attraverso mostre, talk, incontri e progetti itineranti.
Realizzata in collaborazione con PDG Arte Communications, My Stories si terrà presso la Cappella della Chiesa della Pietà parallelamente alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, dal 20 Aprile al 27 Novembre 2022.

Se parte della produzione artistica di Feuerman trae ispirazione da nuotatrici e bagnanti, negli anni l’Artista ha sviluppato dei filoni tematici paralleli che ritraggono atleti, danzatrici fino agli omaggi ai grandi classici della storia dell’arte; opere iconiche in bronzo rifinito con foglia d’oro già esposte con grande successo a Roma nel 2021 presso la Galleria d’Arte Moderna e la Terrazza del Pincio.

My Stories vuole essere una summa di questa sua importante narrazione che trae origine dall’infanzia fino ai più recenti incontri nel corso dei quali l’artista coglie in una singola posa l’essenza della persona. L’affascinante percorso della mostra si rivela anche attraverso il dialogo con lo spazio espositivo della Cappella della Chiesa della Pietà nota anche come "Chiesa di Vivaldi" poiché lì vi operò e compose il grande Maestro. Se infatti le opere di Carole A. Feuerman trovano il contesto ideale nell’esposizione museale o nell’ambito di spazi pubblici all’aperto, con My Stories si è voluto ricercare un luogo fortemente connotato così da ricreare una fruizione nuova che trae linfa dai giochi di chiaro scuro legati all’architettura sacra.

La continua ricerca sia essa autobiografica o racconto di un singolo incontro è la segreta ossessione che Carole A. Feuerman riversa nella propria opera, e la scultura iperrealista ne diventa l’emblema. I frammenti di noi stessi che crediamo di ritrovare nel perfetto ritratto di altri ci confermano la necessità di riflettere sul potere illusorio di questo riflesso. Seppur nella perfetta e minuziosa adesione al reale della persona ritratta, l’Artista sottende una parte di sé in ciascuna opera così da far emergere sentimenti universali strettamente legati all’ottimismo alla forza e all’integrità. Ed è proprio questa valenza essoterica delle opere di Feuerman che fa durare quel preciso momento per l'eternità.

Attraverso una sorta di viaggio a ritroso nel tempo sarà possibile conoscere la storia dietro ciascuna opera che ha segnato un incontro per l’Artista, da Christina, la regina di Svezia rappresentata in un momento di introspezione che sottintende però la sua grande vitalità, fino a Yaima and the Ball una giocatrice di pallavolo olimpico di Cuba che ha subito un infortunio ed è ritratta nel suo vigore e nella sua potenza fisica appoggiata al piedistallo per un ritrovato equilibrio. In Serenity e Perseverance l’ispirazione è legata ad un preciso sentimento che si riflette nella movenza delle sculture così come in Eyes Open che è stata realizzata durante il periodo della pandemia ed è proprio nella divergenza tra il titolo e l’opera (che ritrae una donna con gli occhi chiusi) che l’Artista ci invita a riflettere su questi tempi tumultuosi.

La perizia tecnica di Carole A. Feuerman è senza eguali e si svolge attraverso un minuzioso processo: dalla scelta del modello al primo calco in silicone procedendo a quello in gesso fino all’intervento più meticoloso attraverso l’applicazione di tutti i dettagli come le ciglia, le lentiggini le gocce d’acqua. Un atto continuo che si rigenera ogni volta che l’opera viene esposta.

La notevole collezione di opere esposte inclusi alcuni esempi di sculture murali (General Daughter’s, Moran II) presenta, in modo esemplare, cinque decadi di scultura iperrealista raccontata attraverso la raffigurazione del corpo umano, laddove Carole A. Feuerman mira a scandagliare l’aspetto più intimo del fare arte, offrendo il suo approccio autobiografico, dettato solo e semplicemente dalla necessità del riconoscersi come un’artista che dà voce alla memoria, colta da un occhio privo di velleità interpretative teso ad una via sempre percorribile e fruibile da parte dello spettatore. My Stories è, indiscriminatamente, linguaggio universale, evocazione privata e collettiva.

NOTE

Carole A. Feuerman è un’artista ed autrice Americana attiva nell’ambito dell’iper-realismo. È una dei tre artisti ad aver iniziato il movimento alla fine degli anni Settanta. Conosciuta per i suoi iconici lavori raffiguranti nuotatrici e danzatrici, è l’unica donna a creare sculture realiste da poter collocare in spazi esterni e a scolpire in questo stile.

Le opere pubbliche di Carole Feuerman sono esposte in tutto il mondo, inclusi e non limitatamente a: Central Park e SoHo a New York, l’Avenue George V a Parigi, Harbor City ad Hong Kong, Milano, Roma, Giardini della Marinaressa in Italia, New Bond Street, Canary Wharf a London e Knokke Heist in Belgio, National Portrait Gallery della Smithsonian Institution; State Hermitage Museum; La Biennale di Venezia; Galleria d’Arte Moderna; Palazzo Strozzi Palace a Firenze e Palazzo Reale a Milano.

Ha insegnato, tenuto conferenze e workshop al Metropolitan Museum of Art, al Solomon Guggenheim Museum, alla Columbia University e Grounds for Sculpture. Nel 2011 ha fondato la Carole A. Feuerman Sculpture Foundation. Le sue opere sono di proprietà di trentuno musei, nonchè nelle collezioni della città di Peekskill, New York, Sunnyvale in California, dell’ex Presidente Bill Clinton e della Senatrice Hillary Clinton, della Frederic R. Weisman Art Foundation, del Dr. Henry Kissinger, della Mikhail Gorbachev Art Foundation, di Steven A. Cohen, Alexandre Grendene Bartelle e della Malcolm Forbes Magazine Collection.
I premi ricevuti da Carole A. Feuerman includono il Best in Show alla Terza Biennale Internazionale d'Arte di Pechino, Pechino, Cina, il premio "Lorenzo il Magnifico" 2001 per la Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea a Firenze, Italia, il Premio d'Onore nel 2002 per l'Ausstellungszentrum Heft a Huttenberg, Austria ed il Premio Medici assegnato dal Comune di Firenze.

Vive a New York City ed è moglie di Ronald Cohen, madre di Lauren Leahy, Sari Gibson e Craig Feuerman, nonna di Hannah e Sam Leahy ed Isla e Kai Feuerman.