51 Biennale di Venezia
Fonte: La Biennale di Venezia

Su proposta di María de Corral e Rosa Martínez, direttori della 51. Esposizione Internazionale d'Arte (12 giugno - 6 novembre 2005), il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione la Biennale di Venezia, presieduto da Davide Croff, ha attribuito il Leone d'oro alla Carriera della 51. Esposizione all'artista statunitense Barbara Kruger.

L'artista presenta, nell'ambito della mostra L'esperienza dell'arte a cura di María de Corral, la nuova grande installazione Untitled (Façade), 2005, "tatuaggio murale" ideato per l'occasione, che verrà realizzato sulla facciata del Padiglione Italia ai Giardini.

Per María de Corral: "Barbara Kruger è un'artista concettuale il cui lavoro combina immagini e testi indirizzati verso rappresentazioni culturali del potere, dell'identità e della sessualità, sfidando stereotipi e clichés. Attraverso le icone visuali da lei create dagli anni '70, interroga lo spettatore su temi quali il femminismo, il classicismo, il consumismo, l'autonomia individuale e il desiderio".

Secondo Rosa Martínez: "Barbara Kruger gioca con le strategie linguistiche dei mass media per realizzare messaggi chiari ed efficaci che raggiungono e colpiscono la coscienza del pubblico. Giustapponendo brevi frasi a immagini fotografiche riprese dalla stampa, l'artista crea dei collages radicali, attraverso i quali analizza la vita contemporanea nella società occidentale. La sua opera rinnova la ricca tradizione critica che concepisce l'arte come strumento politico per trasformare la consapevolezza personale e sociale, in relazione al mondo in cui viviamo".

Il Leone alla Carriera a Barbara Kruger sarà consegnato venerdì 10 giugno a Venezia nel corso della cerimonia di premiazione della 51. Esposizione presso il Teatro alle Tese dell'Arsenale, in cui saranno consegnati anche tutti gli altri premi ufficiali: il Leone d'oro a un artista presente alle mostre internazionali L'esperienza dell'arte e Sempre un po' più lontano, il Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale, il Leone d'oro ad un artista giovane (under 35) presente alle mostre internazionali. Nel corso della cerimonia di premiazione sarà assegnato anche il Premio per la giovane arte italiana 2005, promosso dalla DARC - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee e dal MAXXI - Museo nazionale delle arti del XX secolo.


Nata a Newark (New Jersey, USA) nel 1945, Barbara Kruger lavora, dopo gli studi presso la Syracuse University and Parsons School of Design, in svariati settori come la fotografia, l'insegnamento, la scrittura critica, i progetti di arte pubblica e la pubblicazione di libri. Tra le opere più importanti da lei realizzate, vi sono il parco e l'anfiteatro all'aperto nel North Carolina Museum of Art a Raleigh; la stazione ferroviaria di Strasburgo; il pavimento a mosaico del Fisher College of Business nella Ohio State University di Columbus, Ohio. Ha scritto sulla televisione, il cinema e la cultura per Artforum, Esquire, The New York Times e The Village Voice. Vive a New York e a Los Angeles.
La sua opera esplora a partire dagli anni '70 fondamentali questioni sociali e politiche attraverso i suoi caratteristici slogan, diventando una delle interpreti più significative dell'arte femminista. La Kruger ha iniziato la sua carriera come graphic designer, art director e responsabile delle immagini per riviste e pubblicazioni: questa lunga esperienza nel design è evidente nella sua opera, per la quale è internazionalmente conosciuta. Usando la tecnica del montaggio, la Kruger taglia e ingrandisce fotografie trovate nei più svariati contesti. Queste immagini assumono un nuovo significato poiché vengono messe a fianco di frasi sintetiche ed aggressive, una sorta di dichiarazioni che coinvolgono lo spettatore nella lotta per il potere e il controllo di cui parlano quelle scritte. Con un segno originale e definito, caratterizzato da evidenti caratteri neri su sfondi bianchi o rossi, i suoi slogan comunicano messaggi quali "Compro dunque sono" oppure "Il tuo corpo è un campo di battaglia", per attaccare l'oppressione, l'ipocrisia e la struttura di potere con cui gli uomini assumono ogni controllo. I suoi testi mettono in discussione importanti temi sociali, sebbene siano ripresi dalle riviste di larga diffusione che propagandano molti dei concetti evidenziati in maniera ideologica dalle sue opere. Così come è presente nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo, l'opera della Kruger viene esposta anche nei luoghi pubblici, per esempio su tabelloni pubblicitari, magliette, borse per la spesa, trasporti pubblici, biglietti e libri, per rendere immediati e diffusi i suoi messaggi, aumentando il loro impatto in termini di critica sociale e politica.
L'artista ha partecipato nel 1982 alla Biennale di Venezia e nel 1982 e 1987 a Documenta di Kassel, e alle edizioni 1985 e 1987 della Biennale del Whitney Museum di New York.
Tra le numerose mostre personali, le principali si sono tenute nel 2000 al Whitney Museum, nel 1999 al Museo d'Arte Contemporanea di Los Angeles e nel 1983 all'Institute of Contemporary Art di Londra.