Open chiuderà domenica
Fonte: La Nuova

LIDO. Dopo due mesi in cui decine di opere artistiche hanno contornato l’isola, l’ottava edizione di Open chiuderà i battenti domenica sera. Una mostra che anche quest’anno ha avuto un ampio seguito di pubblico e copertura mediatica. Oltre 250 mila sono stati infatti i visitatori ufficiali stando alle piantine della rassegna distribuite all’info point di fronte l’hotel Des Bains, cui senz’altro se ne aggiungeranno molti che le opere le hanno ammirate di proprio conto. Un’Open che ha goduto di una copertura mediatica planetaria grazie a troupe televisive che hanno portato il nome di Arte Communications e del Lido un po’ ovunque, compresa la Cina e Singapore. «Un riscontro enorme è vero, che dimostra come piaccia questa formula e come il Lido stesso possa averne un rendiconto utile» spiega Paolo De Grandis, il padre e inventore di questa kermesse artistica, capace di portare sull’isola in otto anni 400 artisti tra i più famosi al mondo e provenienti da un centinaio di paesi. «Ci manca solo l’Oceania e abbiamo anche coperto tutti i continenti. Un palmares che si è arricchito con nomi del calibro di Chia, Sebastian e Johnson per citarne alcuni. Un Open che piace e che si integra sempre più con il tessuto urbano del Lido, che da questo punto di vista può cominciare a non invidiare più di tanto la vicina Venezia». Poco importa se alla fine si sono registrati il solito paio di atti vandalici verso le opere, perché Open ce l’ha fatta ancora anche se di ignoranti in giro ce ne saranno sempre. Ancora una volta tuttavia, sono mancati gli aiuti economici da parte degli enti che avrebbero potuto sostenere la manifestazione. «Ci basterebbe un centesimo di quello che viene dato alla Biennale per fare una cosa ancor più grandiosa» sostiene De Grandis, «e malgrado le promesse anche quest’anno gli aiuti si sono ridotti ancora di più. De Grandis si è poi incontrato con Municipalità e vigili urbani, e lo smontaggio delle opere si svolgerà da lunedì prettamente nel corso della notte, mentre già si lavora alla nona edizione che dovrebbe essere interamente dedicata all’arte della Cina. (s.b.)