Francia
Ariane Michel

Il potere unificante del mare…

 

In riva al mare o in un bosco, gli incontri fortuiti con animali, siano essi mansueti o selvatici, non sono del tutto inaspettati. Ma imbattersi in creature mitologiche come sirene o centauri significa veramente mettere alla prova il proprio senso della realtà. In maniera singolare e lirica, Ariane Michel evoca questi magici incontri. Michel è una giovane artista della quale ho seguito il lavoro con particolare interesse. Pur proseguendo la sua attività di talentuosa regista in ambito convenzionale, Michel ha iniziato a realizzare ambiziose installazioni artistico-cinematografiche in cui l’ambientazione del pezzo svolge un ruolo creativo essenziale. Michel proietta i suoi film in luoghi inusuali come un bosco selvatico in Svizzera o l’iconica Place de la Concorde, nel cuore di Parigi. Abbinando i luoghi scelti per le sue proiezioni alle ambientazioni filmate, Michel stabilisce un legame ingannevolmente semplice, eppure palpabile, tra il mondo naturale e quello cinematografico. Riflettendo l’ambientazione degli stessi film, i teatri all’aperto di Michel creano un connubio tra realtà e finzione, associazione esemplarmente incarnata dal suo “The Screening”, straordinario film proiettato di notte in un bosco di Basilea, ma anche dal suo “On the earth”, sbalorditiva rappresentazione della tranquilla vita selvatica sulle rive artiche, proiettata sulla spiaggia del Lido a Venezia. Stimolando sottilmente l’inconscio dello spettatore, tali incontri, siano essi arborei o semi-acquatici, sono ciò che trasforma la realtà in mitologia. “On the earth” documenta la vita dei trichechi nell’oscuro paesaggio groenlandese analizzando i momenti tranquilli della loro vita naturale mentre spostano lentamente i loro corpi voluminosi, respirano, russano e giacciono immobili, come i massi che li circondano. Man mano che la telecamera passa da panoramiche grandangolari a primi piani dei loro corpi arrotondati, le grandi pieghe rugose della loro pelle riflettono l’ambiente circostante, il loro pelo irsuto riecheggia la dura vegetazione nordica. Ciò che più colpisce delle creature rappresentate non sono né la loro massa né le loro dimensioni imponenti, bensì la tenerezza con cui interagiscono. Dormendo fianco a fianco come vecchie coppie, paiono indisturbati dalla nave aliena che passa nelle immediate vicinanze, arguto richiamo al fatto che nessun ambiente è inviolato quanto potrebbe sembrare.

 “On the earth”  ha stato recentemente proiettato in diversi cinema al coperto e gallerie convenzionali. Presentato ora sulla spiaggia del Lido per la 10a Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni OPEN2OO7, parallelamente all’edizione 2007 del Festival internazionale del cinema di Venezia, l’opera richiamerà pubblico sia del mondo cinematografico che di quello artistico. Nella proiezione all’aperto del lavoro “On the earth” di Michel, i suoni e le immagini in movimento del film gradualmente diventano tutt’uno con l’ambientazione naturale. Gli spettatori sdraiati sulla sabbia inconsciamente mimano i trichechi addormentati, creando in ultima analisi una fusione sorprendente tra animali marini e umani, non diversa da quella delle sirene immaginarie del passato. I richiami degli uccelli, il suono delle onde che lambiscono la riva e i quieti versi delle creature imponenti presto circondano lo spettatore da ogni parte in un ambiente disorientante in cui finzione e realtà si ricongiungono.

 

Ariane Michel (nata a Parigi, Francia, nel 1973), artista che opera principalmente in ambito cinematografico, ha partecipato a mostre personali e collettive internazionali tra cui Art Basel 38 (2007) e The Moving Image Biennale (2005).

 

 

Curatore Alanna Heiss

 

Con il Patrocinio di Jousse Enterprise Gallery, Paris / Love Streams agnès b. Productions

 

Courtesy of the Artist and Jousse Enterprise Gallery, Paris