Messico
Gutiérrez, Bobadilla, Guerrero

Uno degli aspetti più difficili dello spazio e dei suoi valori ontologici è la comprensione della sua vera natura; raramente connesso alla realtà, lo spazio intrattiene, entro di margini più interni della sua natura astratta, una profonda relazione simbiotica con il tempo e con il silenzio; proprio come la sottile frontiera tra due parole interattive nel mezzo di una stessa frase, lo spazio reagisce alla benché minima circostanza: si apre quando compare la tensione cinetica e chiude le sue cavità quando predomina la sostanza nel suo sistema assiologico. Però il complesso filosofico apre gli occhi alla ragione quasi prima che il tempo divenga percettibile Come la realtà metabolica di un organismo vivente, la realtà scopre la verità che sottende alla forma e all'essenza solo quando crolla la relazione spazio-temporale; mondi di immaginazione sconfinata diventano la verbalizzazione che, con grandi sforzi, la filosofia cerca di svelare.
Josè Luis Gutiérrez avanza una proposta profondamente ermeneutica: l'erotismo matematico di "parti" incarnate nei principi greci di sostanzialità. In uno studio sintattico di proporzione e di frattalità, egli evoca con tenacia una versione dolce sia dei valori fisici che organici ed estetici. Lungi dall'ingegnosità elementare, il giovane artista compie un lucido viaggio nelle latitudini dell'isottica e della composizione non verbale.
Con un movimento veloce le risorse volumetriche utilizzate dall'artista messicano ruotano intorno ad angoli fortemente aguzzi e a fluide soluzioni retoriche in cui si realizzano grandi risultati figurativi. Si intravede inoltre una proposta sublime di movimento, quando l'osservazione si dirige sugli angusti limiti di questo particolare approccio allo spazio. 
Gutiérrez svolge un ruolo delicato in questo esercizio plastico di dimensioni filosofiche ed ermeneutiche; affidandosi alla veridicità della realtà, egli sfata i concetti assodati dei principi di spazio; definendo con un'accurata riflessione, l'autore esplora le forme dello spazio, non solo sulla tridimensionalità, ma anche sulla solida astrazione e concettualizzazione.
Sorge una semplice domanda dinanzi alla sua opera, lo spazio è abitato da forme che al contempo contengono in esse lo stesso spazio; chi abita chi?

Testo a cura di Luis Ramaggio