Italia

FABIO RANZOLIN

Il mio primo appartamento è un’installazione interattiva dal valore biografico che nasce dal concetto di abitare una casa. L’opera indaga la tematica del ricordo, in particolare i ricordi legati all’abitazione nella quale la famiglia dell’artista ha vissuto fino al suo primo anno d’età. È stato chiesto ai suoi familiari di riprodurre in disegno la pianta dell’edificio: ne sono risultate varianti sullo stesso tema, a dimostrazione di quanto la soggettività implichi una diversa percezione spaziale. I processi mnestici hanno prodotto una deformazione della casa che in questo modo diviene concetto astratto, simbolo di identità familiare. L’artista ha attuato una sovrapposizione delle diverse interpretazioni generando una pianta abitativa immaginaria intesa come struttura cognitiva in terza dimensione. L’appartamento si presenta così come complesso freudiano, un insieme strutturato e attivo di rappresentazioni, pensieri e ricordi in parte o del tutto inconsci e dotati di una forte valenza affettiva. Il sentimento dell’appartenenza offre inoltre la possibilità di generare un processo di identificazione, permettendo di scoprire e costruire una propria identità personale. La struttura significante di colore rosso evidenzia il valore emozionale dell’opera che coinvolge lo spettatore nell’attività poietica dell’artista invitandolo a percorrere fisicamente lo spazio e ad appropriarsi dell’appartamento attraverso i propri ricordi personali.

testo a cura di Amalia Nangeroni

Fabio-Ranzolin