Italia

FLAVIO MARZADRO

Da anni Marzadro ha eletto la cultura materiale come il suo grande oggetto di ricerca artistica. Pavimenti, suoli, lastricati ed altri sono per l’artista un grande libro a cielo aperto carico di rappresentazioni dell’uso storicizzato del territorio, di quelle pratiche sociali che danno forma alla vita quotidiana. La ricerca estetica che interessa a Marzadro è quella coprodotta da uomini comuni, la quale va a ritroso nella storia, ad ogni periodo in cui gruppi e società realizzavano con i propri materiali i propri parametri di bellezza e di funzionalità delle forme e delle situazioni diverse che venivano spesso preservate e nascoste in diversi manufatti. Questo è il caso dei pavimenti che vengono ripresi dall’artista per OPEN 17, in un lavoro di installazione che riceve il titolo molto suggestivo di Manuscritti. Un’opera che è costituita da tre monoliti di cemento, lavorati in basso ed alto rilievo, finiti in calce, oro e nero, che ci fanno rivedere in un’altra prospettiva artistica i pavimenti della navata centrale della Basilica di San Marco, a Venezia. Una volta in più, Marzadro ci propone con la sua arte uno sguardo stravolgente sull’umanità a partire dalla cultura materiale prodotta da noi stessi, da quel flusso incessante delle masse che operano nell’anonimato, ma che sommate ad alcuni eventi che vengono singolarizzati dalla storia, costituiscono quegli elementi di micro-storia che tante volte passano inosservati alla vista inconsapevole, ma che l’artista seziona e verticalizza per essere fruite, interpretate da ognuno a seconda della propria sensibilità. Un bell’invito a leggere questi Manuscritti.

testo a cura di Rodrigo Cervantes

Flavio-Marzadro