L’ANNUNCIO DI STORR E CROFF
Fonte: Il Gazzettino

L'Africa, l'India e la Turchia entreranno nella 52esima Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia. Ad annunciarlo sono stati ieri, il presidente dell'Ente, Davide Croff, e il direttore della rassegna, Robert Storr, che da Natale si traferirà con la famiglia in centro storico per studiare i dettagli dell'esposizione. Come illustrato da Croff, ieri mattina il cda ha fissato le date della rassegna: il 7, 8 e 9 giugno 2007 saranno dedicati alla vernice; l'inaugurazione sarà il 10 giugno e l'apertura fino al pubblico fino al 21 novembre, che segna la ricorrenza della festa veneziana della Madonna della Salute. «In questa giornata l'ingresso sarà gratuito ai residenti della città - ha detto Croff - sono inoltre confermati i premi: il Leone d'oro alla carriera, quello al miglior padiglione, all'artista giovane under 35 anni e ad un artista che partecipa alla Mostra». La Biennale, ha affermato Croff, continua a guardare al futuro. Prova ne è che per il 2007 la rassegna aprirà le porte a un continente e due paesi che finora non hanno ricevuto una collocazione fissa nell'ambito della Biennale e che si stanno affacciando nel campo dell'arte contemporanea. Gli spazi dedicati saranno quelli dell'Artiglierie, occupati in passato dall'esposizione internazionale. L'obiettivo è quello di aprirsi sempre di più verso un maggior dialogo con e tra le nazioni e le vecchie culture che stanno mutando l'aspetto e la sostanza dell'arte.

Croff ha inoltre sottolineato come per l'organizzazione di questa rassegna si lavori da tempo e come «già se ne parli in Cda e in pubblico in piena Biennale Teatro e alla vigilia della presentazione della Mostra del Cinema». «Si tratta di una scelta strategica - ha detto- perché ha permesso al direttore di approfondire le tematiche con le controparti significative per coinvolgere poi le istituzioni veneziane nella partecipazione all'evento: è sì una rassegna internazionale ma è legata alla città».

Storr ha invece illustrato quelli che saranno i criteri per l'edizione 2007 di arti visive. «I contenuti non resteranno confinati all'arte realizzata negli ultimi due anni, e neanche negli ultimi cinque - ha spiegato - nel caso in cui opere d'arte create in precedenza presentino un'attinenza significativa con la nostra situazione attuale, saranno incorporate nell'ensemble. Nessuna opera sarà storica: a eccezione di pochi artisti, tutti coloro che sono stati invitati sono viventi. I pochi che non lo sono rappresentano un numero molto maggiore di artisti che, se non fosse stato per l'Aids e altre cause di morte prematura, sarebbero ancora attivi». Nessuna anticipazione sul titolo della Mostra, anche se Storr ha confessato di avere il titolo in testa già da un anno e mezzo.

«La Biennale deve pensare all'arte, deve rendere manifesto il contenuto al pubblico ma non deve essere legata al mercato» ha continuato, esprimendo il desiderio che gli espositori diventino una serie di costellazioni che gravitino nello stesso spazio, un modo poetico per chiedere un dialogo tra i vari padiglioni.

Storr - che grazie all'anticipo con cui è stato conferito l'incarico ha potuto compiere diverse visite in tutto il mondo per andare a caccia di artisti (anche nelle favelas del Brasile e a Mali) - ha rivelato che questa Biennale sarà solo un suo punto di vista fra i suoi tanti punti di vista. Ciò che si prefigge, ha detto, è di stimolare uno scambio artistico e avere idee da condividere con un pubblico sempre più vasto.

Il direttore ha inoltre annunciato che Padiglione Italia sarà probabilmente dedicato, solo per questioni logistiche e non per il prevalere di un'arte rispetto ad un'altra, alla pittura.

 

Manuela Lamberti