Anche la Biennale porterà le sue sculture nei parchi
Fonte: La Nuova Venezia

LA PROPOSTA DI «OPEN»


Anche la Biennale porterà le sue opere nei parchi
 
LIDO. Dopo Open anche la Biennale si offre per donare ai parchi dell'isola alcune delle sculture in suo possesso. La notizia che la Municipalità e il responsabile di Arte Communications si erano trovati in accordo sulla possibilità di sfruttare le aree verdi pubbliche del Lido per ospitarvi opere d'arte non è passata inosservata al presidente della Biennale. E la conferma giunge dai vertici della stessa Municipalità. «Ho ricevuto una inaspettata telefonata del presidente Davide Croff» ammette Gianni Gusso.
«Si è detto molto interessato al progetto che assieme a Paolo De Grandis poteva concretizzarsi al Lido, e mi ha confermato la possibilità che la Biennale porti sull'isola molte opere in suo possesso, o che magari altri ne arrivino dopo la prossima mostra in programma ai Giardini di Castello». Si tratterebbe di un progetto non indifferente, che assume connotati notevoli potendo fare del Lido un'isola votata all'arte. Oggi potrebbero già incontrarsi infatti i tecnici della Biennale con quelli della Municipalità per eseguire un primo sopralluogo delle aree interessate. Si parla del parco di Ca' Bianca, di Piazzale Ravà, dell'area verde antistante la piscina e di quella della biblioteca civica. «Ovvio» sottolinea Gusso, «che le opere verrebbero scelte con attenzione per non rischiare che un giorno qualcuno, soprattutto i bambini, si possa far male nei parchi. Quindi l'aspetto della sicurezza sarà fondamentale sia per la gente che per le opere stesse». Da Paolo De Grandis è giunto anche un rilancio verso la Biennale: «Quanto si sta muovendo attorno a questa ipotesi è molto interessante. Allora mi chiedo perché la Biennale non faccia le cose ancora più in grande, magari utilizzando nel periodo delle sue esposizioni il Casinò. Potrebbe diventare un contenitore perfetto per ospitare molti paesi, dal momento che a Venezia mancano sempre più gli spazi data la grande espansione che le rassegne della Biennale stanno vivendo. Senza contare il rendiconto per il Lido che in questo modo avrebbe delle ricadute notevoli anche sotto l'aspetto turistico».


Simone Bianchi