OPEN20, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
1 Settembre –1 Ottobre 2017
Venezia Lido, Hotel Excelsior, Hilton Molino Stucky
Inaugurazione: 1 settembre 2017
Performance Reverie “PourOntani”: h. 15.00, Giardino Moresco, Hotel Excelsior
Conferenza stampa: h. 18.00, Sala Plenaria, Hilton Molino Stucky
Performance Marco Fioramanti e Ana Rusiniuc “Il Relitto della Sirena”: h. 19.30, Hilton Molino Stucky
Cocktail Inaugurale (su invito): h. 20.00, Skyline Rooftop, Hilton Molino Stucky
Installazione di realtà aumentata Richard Humann “Ascension”: Skyline Rooftop, Hilton Molino Stucky
| Comunicato stampa |
OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea. Venti anni di sculture, installazioni, happening e performance a testimonianza di quanto l’arte possa irrompere nell’ambiente esterno per attirare l’osservatore.
La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Veneto.
OPEN ripercorre la sua storia attraverso alcuni dei nomi più significativi dell’arte contemporanea che hanno partecipato a OPEN come Yoko Ono che presenterà in anteprima mondiale INVISIBLE PEOPLE un progetto dalla lunga elaborazione: una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare. Il ritorno all’Hotel Excelsior ed il ritorno di ORLAN con un’installazione site specific basata su Le Plan du Film, una serie importante concepita nel 2001 alla ricerca di quello che Jean-Luc Godard ha chiamato “l’inverso del cinema”: un’opera sulla creazione di un film all’inverso partendo dalla comunicazione e dalla pubblicità di un’opera cinematografica, unici aspetti, in questa geniale finzione, che rendono il film reale. E ancora Igor Mitoraj, Luigi Ontani, Federica Marangoni, Marco Nereo Rotelli, Gianfranco Meggiato, Amin Gulgee, Ferruccio Gard e Marianne Heske che in occasione di OPEN 1999 fece viaggiare un enorme sasso di 4000 anni fa dal villaggio di Tafjord e che ancora oggi staziona al Lido di Venezia.
Una tappa, un punto d’arrivo e di ripartenza, più consapevole e più rigoroso, sempre in linea comunque con la filosofia curatoriale del suo ideatore Paolo De Grandis. Diversamente infatti da ogni altro evento a carattere annuale, dal quale ci si potrebbe aspettare sempre qualcosa di nuovo, OPEN propone la sua linearità e la sua integrazione, aspetti maturati grazie alla semplicità dell’idea di fondo ed al suo contesto espositivo a cielo aperto: territori di esplorazione, punti di scambio e di confronto, spazi coreografici spesso aperti alla loro stessa trasformazione, luoghi in cui il visitatore negozia, in termini sia fisici che mentali, i contenuti delle opere esposte.
OPEN costituisce un grande parco pubblico, un intreccio di natura e cultura, interno ed esterno, biologico e tecnologico, pittura e multimedialità, sintesi dei caratteri e delle tendenze contemporanee. In tal modo il territorio diventa un osservatorio privilegiato, come mostra l'organizzazione di questo importante evento che si proietta in una dimensione nazionale e internazionale.
OPEN si avvale quest’anno della collaborazione curatoriale di Jon Hendricks per la partecipazione di Yoko Ono, Philippe Daverio per Giuseppe Verri, Luca Beatrice per Gianfranco Meggiato e poi ancora Chang Tsong-zung, Niilofur Farrukh, Tamara Li, Nevia Capello, Serena Mormino, Bianca Laura Petretto, Elga Wimmer, Umberto Zampini e Flavia Vago.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentata la performance della giovane artista Reverie che con PourOntani farà una dedica a occhi aperti al Maestro Luigi Ontani che non prevede alcun tipo di ri-citazione/recitazione, artificio o espediente. Si tratta di necessità e di vita: i tableaux-vivants, i lavori dal vivo e soprattutto la viva eco di “VivArte”. Parallelamente Richard Humann presenterà Ascension che per OPEN 20 si arricchisce di nuove costellazioni che si sovrappongono a quelle già esistenti nel nostro cielo notturno. L’opera di Humann sfrutta con grande maestria la tecnologia: è sufficiente che lo spettatore rivolga lo smartphone o il tablet verso il cielo per godere di questo spettacolo di realtà aumentata.
Sarà inoltre indetta l’ottava edizione del Premio Speciale Arte Laguna che sarà assegnato ad un giovane artista selezionato dalla giuria del Premio Arte Laguna. Tale premio offrirà al vincitore la possibilità di figurare tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2018 ed esporre nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione.
OPEN con la forza di questa sua formula straordinaria contribuisce a modificare il tessuto di una città, rendendola piattaforma internazionale di opere a cielo aperto, per insegnare ad un pubblico stupito una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata fuori da pareti e perimetri troppo connotati e contenitivi che poi muta nella visione il suo contenuto.
ARTISTI PARTECIPANTI
Nutopia - Yoko Ono
Belgio - Phil Akashi
Francia - ORLAN
Germania - Günter Sponheuer
Giappone - Kengiro Azuma
Islanda / Cina - Inga Svala Thorsdottir e Wu Shanzhuan
Italia - Giancarlo Bozzani, Stefano Bressani, Nando Crippa, Gillo Dorfles, Marco Fioramanti, Laura Fiume, Salvatore Fiume, Ferruccio Gard, Resi Girardello, Alessandro Manfredini, Gaspare Manos, Federica Marangoni, Davide Medri, Gianfranco Meggiato, Lucio Micheletti, Luigi Ontani, Max Papeschi, Antonio Paradiso, Gabriele Polidori, Maurizio Radici, Reverie, Marco Nereo Rotelli, Giuseppe Verri, Nanda Vigo, Laura Zeni
Norvegia - Marianne Heske
Pakistan - Amin Gulgee
Perù - Ana Maria Reque
Polonia - Igor Mitoraj
Ucraina - Yana Rusnak
USA - Richard Humann
IMPROMPTU-Yahon Chang
Atri, Abruzzo
16 luglio al 3 settembre 2017
Dalla Biennale d’Arte di Venezia, dal MACRO di Roma e OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni fino alle Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva: YAHON CHANG, maestro taiwanese, presenta IMPROMPTU, a cura di Paolo De Grandis, Maria Rus Bojan e Francis Chang.
Chang crea opere su tela e carta di grandi dimensioni che mescolano mezzi orientali e occidentali come inchiostro e acrilico su carta di riso o tela. Utilizza pennelli cinesi di varie dimensioni che impongono al corpo e al gesto della pennellata di muoversi attorno al dipinto. Nel corso del 2005 Yahon Chang ha creato una serie di inchiostri dove ha esplorato la tradizione di tecniche di calligrafia con una nuova dimensione gestuale. Quest’anno alle Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva di Atri sarà presentata una mostra personale realizzata site specific che avvicinerà l’Oriente e l’Occidente nell’ambito del progetto Stills of Peace.
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Paolo De Grandis incontra gli studenti dell'Accademia di Singapore
Incontro ieri tra Paolo De Grandis e il Prof. Kwok Kian Chow presso l’Istituto della Pietà. In passeggiata tra i padiglioni di Andorra, Mauritius e Mongolia, un colloquio con i giovani studenti dell’Accademia di Singapore sulla storia della Biennale di Venezia, riflessioni e confronti sulle nuove Biennali e un excursus sulla storia di PDG Arte Communications e le sue 118 mostre in Biennale. Il focus si è spostato successivamente su Singapore, con il suo ingresso in Biennale a cura di Paolo De Grandis nel 2001. Da allora PDG Arte Communications ha coordinato le due successive partecipazione alla Biennale d’Arte e il debutto alla Biennale di Architettura nel 2004.
Il legame con Singapore ed in particolare con il Prof. Kwok Kian Chow era nato già nel 2000 con la partecipazione dell’artista Chye Tech Chua alla terza edizione di OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni. Le quattro edizioni successive di OPEN hanno presentato le opere di Sun Yu-li, Ye Shufang, Tan Kai Syng e Tan Swie Hian.
Eventi e Mappa Biennale Arte 2017, PDG Arte Communications
Tutti gli eventi della 57. Mostra Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia, i nostri Padiglioni Nazionali, i nostri Eventi Collaterali e altre mostre speciali nella città di Venezia. Ecco dove trovarli.
La ricerca della bellezza perduta di Li Chevalier
Al Museo Macro di Testaccio, una mostra dell'artista franco cinese Li Chevalier nell'ambito del progetto From La Biennale di Venezia & OPEN to MACRO. International Perspectives, ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia.
Il lavoro di Li Chevalier è una ricerca estetica che svela il valore e la verità del mondo. La contraddistinguono l’eleganza e la raffinatezza di tecnica e installazione. Quando Li Chevalier lascia la Cina per Parigi la sua arte, a base di inchiostro di Cina, approda in una nuova dimensione dove la tradizione cinese si nutre di un contesto squisitamente Occidentale.
Parallelamente la musica, coltivata dall’età di 15 anni, dove canta nel coro dell’esercito cinese, rimane una costante della vita di Li Chevalier; in Francia ha infatti cantato come soprano nel Coro dell’Orchestra di Parigi sotto la direzione di Arthur Oldham e Semyon Bychkov.
Questa sua passione alimenta una nuova timbrica espressiva anche nelle sue installazioni. Li Chevalier non ama i confini, i dettami di rigide tradizioni o scuole. È piuttosto la raffinata combinazione di differenti discipline, linguaggi estetici, origini e derivazioni, che dà alle sue opere un timbro particolare.
Li Chevalier afferma di essere profondamente contemporanea ma rifiuta appassionatamente i precetti del scetticismo estetico.
Cresciuta durante la Rivoluzione Culturale in Cina di Mao Zedong, dove la bellezza veniva considerata un’aspirazione verso la borghesia e quindi condannata dal regime, l’estetica diventa fondamentale nel lavoro di Li, per la quale nessuna vera emozione può nascere dal confronto con un’opera d’arte se non attraverso il prisma dell’emozione estetica.
Li Chevalier, Trajectory of Desire
MACRO Testaccio, Roma
Fino al 26 marzo 2017