Yoko Ono e Paolo De Grandis, "Ex It", OPEN 2002
OPEN celebra 20 anni e torna al Lido con gli artisti riconosciuti a livello internazionale che hanno segnato la sua storia.
Scultura e arte all’aperto torna la rassegna “Open”
La mostra ideata da Paolo De Grandis approda al Lido dopo quattro anni di stop Opere esposte lungo le strade per celebrare l’isola, omaggio al co-fondatore di Simone Bianchi.
La Biennale di Venezia nomina i curatori della 16. Mostra Internazionale di Architettura del 2018.
http://www.labiennale.org/it/architettura/news/17-01.html
Il Cda della Biennale di Venezia si è riunito lunedì 16 gennaio e, su proposta del Presidente Paolo Baratta, ha deliberato di affidare la curatela della 16. Mostra Internazionale di Architettura del 2018 a Yvonne Farrell e Shelley McNamara.
Note per lavorare in sodalizio, Yvonne Farrell e Shelley McNamara vivono e lavorano a Dublino, dove si sono laureate alla Scuola di Architettura dell’University College e hanno fondato lo studio Grafton Architects nel 1977.
Lo studio ha partecipato alla Biennale Architettura 2002 e ha vinto il Leone d’Argento alla Biennale Architettura 2012, con il progetto del nuovo Campus UTEC dell’Università di Lima in Perù insieme all’opera di Paulo Mendes da Rocha. Hanno partecipato alla Biennale Architettura 2016 con il progetto “The Physics of Culture”.
Farrel e McNamara hanno progettato e realizzato numerose scuole ed edifici per istituzioni e università, soprattutto in Irlanda - tra cui i Dunshaughlin Civic Offices, i negozi e gli uffici della Dublin City University, il Parson's Building, il Trinity College a Dublino, il Government Department for the Office of Public Works a Dublino - mentre in Italia hanno realizzato il nuovo edificio dell’Università Bocconi di Milano. Si sono aggiudicate numerosi concorsi internazionali tra cui: School of Economics of the University di Tolosa; Kingston University Town House; Institute Mines Telecom campus, Saclay, Parigi. Insieme a Shaffrey Associates hanno vinto il concorso per la nuova Biblioteca di Dublino e sono state scelte per progettare la nuova facoltà della London School of Economics and Political Science (LSE) a Holborn, Londra.
Oltre a ricevere per vari anni il premio dell’Architectural Association of Ireland, lo studio è stato insignito del World Building of the Year nel 2008 per il progetto del Nuovo Campus dell’Università Bocconi di Milano. Finalista allo Sterling Prize per la University of Limerick Medical School and Student Accommodation; nel 2016 hanno vinto RIBA International Award per UTEC University a Lima in Perù. Hanno vinto il Jane Drew Award nel2015 e l’Irish Design Institute President’s Award nel 2016.
Insegnano entrambe all’University College di Dublino dal 1976 e sono titolari della cattedra di architettura all’Accademia di Mendrisio. Hanno presieduto Kenzo Tange Chair a GSD Harvard nel 2010 e Louis Kahn Chair a Yale nel 2011. Hanno insegnato e tenuto conferenze in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Le progettiste hanno partecipato a numerose e prestigiose giurie di premi di architettura come il RIBA Stirling Prize 2008, il Mies Van Der Rohe Prize 2011 e il RIBA Award 2012.
In occasione di questa decisione, il Presidente Paolo Baratta ha dichiarato quanto segue:
“La Mostra di Alejandro Aravena ha offerto ai visitatori un esame critico dell’evoluzione dell’architettura nel mondo e ha sottolineato l’importanza che una qualificata domanda da parte dei singoli e delle comunità incontri un’altrettanto efficace risposta, confermando così il fatto che l’architettura fa parte degli strumenti della società civile per organizzare lo spazio in cui vive e opera.
Su questa linea Yvonne Farrell e Shelley McNamara riprenderanno lo stesso tema da un altro punto di vista volgendo attenzione alla qualità dello spazio pubblico e privato, dello spazio urbano, del territorio e del paesaggio quali riferimenti principali e finalità della stessa architettura. Le curatrici, note per la raffinatezza del loro lavoro, sono conosciute anche per una intensa attività pedagogica e per la loro capacità di coinvolgere e appassionare le nuove generazioni.”
L’apertura della 16. Mostra Internazionale di Architettura è prevista per sabato 26 maggio e la chiusura per domenica 25 novembre 2018.
Paolo De Grandis si racconta dal 1984 ad oggi su RAI Arte
"Paolo De Grandis ha iniziato la sua carriera come ideatore e curatore di mostre grazie a un’esperienza accadutogli per caso da adolescente, quando ha scavalcato il muro del padiglione italiano della Biennale di Venezia e si è trovato coinvolto con Michelangelo Pistoletto nella pittura degli ambienti del padiglione.
Questa esperienza è solo l’inizio di una carriera legata al mondo dell’arte che porta De Grandis a compiere quello che lui definisci i suoi quattro miracoli, che ci racconta in questa intervista.
Dopo aver viaggiato e studiato all’estero, un altro fortunato incontro è stato quello con Silvia Kennedy che lo ha incoraggiato a inseguire la sua passione per l’arte, grazie alla quale nel 1984 organizza la sua prima grande mostra coinvolgendo tre grandi critici d’arte, Achille Bonito Oliva, Alanna Heiss e Kaspar Koenig e artisti del calibro di Joseph Beuys, Enzo Cucchi, Bruce Nauman e Luciano Fabro. Nasce così Quartetto, mostra organizzata parallelamente alla XLIBiennale presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista e considerata la prima collaterale alla Biennale di Venezia.
Sempre negli anni ‘80, quando negli Stati Uniti imperava la Pop Art, in collaborazione con Germano Celant porta l’Arte Povera al PS1, in quegli anni gestita da Alanna Heiss, lasciando un forte impatto sulla scena artistica di quegli anni.
Il desiderio che spinge Paolo De Grandis è quello di portare l’arte fuori dalle sedi canoniche e museali per farla fruire ad un pubblico più vasto. Il giovane Paolo rivolge pertanto i suoi propositi a Gian Luigi Rondi, che nel 1995 era il Presidente della Biennale. È così che nascono i padiglioni collaterali della Biennale di Venezia che tutt’oggi sono una grande attrazione per i visitatori.
Da tre anni inoltre De Grandis, insieme a Claudio Crescentini, curatore del Museo Macro di Roma, ha pensato di portare alcuni artisti internazionali che hanno partecipato alla Biennale nella capitale con la manifestazione From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives.
Un’altra iniziativa di De Grandis è stata quella di avvalersi dell’attenzione del grande pubblico internazionale che arriva a Venezia nel mese di settembre in occasione del Festival Internazionale del Cinema. Nel 1997 crea OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni; questa volta lo scopo di De Grandis è quello di creare un’esposizione all’aperto e si basa sul principio di invitare un artista per ogni nazione partecipante del Festival.
Allo stato attuale le mostre curate da Paolo De Grandis sono ben 112, ma come ci assicura lo stesso curatore, il numero è destinato ad aumentare."
OPEN19. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
Si è conclusa domenica 2 ottobre la diciannovesima edizione di OPEN che ha ottenuto un grande successo di pubblico registrando nel corso del periodo espositivo 82.000 visitatori.
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The City Bodies, Liu Po Chun.
La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
19 anni di storia di sculture ed installazioni all’aperto presso gli spazi pubblici e quelli non convenzionali che si aprono alla fruizione di un pubblico eterogeneo, come il recente contesto espositivo del Molino Stucky, il più importante monumento di archeologia industriale conservato a Venezia: oggi sede dell’Hilton e centro culturale. Ed è proprio l’interazione tra opera d’arte e spazio pubblico di sosta o di passaggio a far irrompere il bello nel quotidiano attraverso l’attivazione della percezione estetica dell’osservatore con la conseguente retrocessione della sua consueta interpretazione razionale della realtà. Riflessione che diventa una costante in OPEN così come una sfida per l’artista nel creare inediti sviluppi espressivi attraverso l’esercizio di dialogo tra opera e spazio.
Liu Po Chun, The City Bodies.
Grande successo per la proiezione in anteprima mondiale del Film PRE/POST CARDS di Antonio Falduto (UTO) avvenuta nel corso dell’inaugurazione il 2 settembre. Il film girato a Cape Town, Roma, Rio de Janeiro e New York si concentra sulla dicotomia temporale di un mondo lacerato tra il tentativo di far sopravvivere un passato sempre presente e la fascinazione degli aspetti più deviati di una marcia a ranghi serrati verso il futuro. Un’analisi su cui il regista sceglie di interrogarsi attraverso archetipi e miti moderni.
Il Premio Speciale Arte Laguna è stato assegnato a Stefano Bressani con l’opera Skultoflower dando all’artista la possibilità di figurare tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2017 ed esporre nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione nel mese di Marzo 2017.
Il workshop di Pittura Calligrafica tenutosi all’Hilton Molino Stucky il 3,4,5 settembre ha visto la partecipazione di sempre più numerosi bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni.
Il Premio OPEN, istituito da Paolo De Grandis e Pierre Restany, giunto alla sua sedicesima edizione, è stato conferito a Pippo Delbono. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso l’Edipo Re, la storica imbarcazione (a vela ed a motore) che Pier Paolo Pasolini ha condiviso con il pittore Giuseppe Zigaina, utilizzandola come luogo d’ispirazione per le sue opere, come “salotto letterario” per gli incontri con artisti ed intellettuali, come “backstage” per alcuni suoi film.
La giuria presieduta da Antonio Falduto, riconosce nell’opera di Pippo Delbono la magistrale capacità di saper coniugare varie arti con ricerca rigorosa, libertà espressiva e profonda umanità, dove epica ed evento intimo non sono mai disgiunti ma rappresentano universalmente la "condizione umana".
La mostra quest’anno si è avvalsa della collaborazione curatoriale di Wen-i Yang, Serena Mormino, Bianca LauraPetretto, Daniele Crippa e Carola Cometto.
Il video di OPEN 19 è stato realizzato da Irada Pallanca ed il servizio fotografico da Nino Esposto.
OPEN con la forza di questa sua formula straordinaria contribuisce a modificare il tessuto di una città, rendendola piattaforma internazionale di opere a cielo aperto, per insegnare ad un pubblico stupito una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata fuori da pareti e perimetri troppo connotati e contenitivi che poi muta nella visione il suo contenuto.
Il prossimo anno si celebrerà il ventennale di OPEN e sarà un’edizione speciale con la presenza di numerosi artisti riconosciuti a livello internazionale come Yoko Ono che nella storia di OPEN è stata una figura emblematica con i suoi importanti progetti site specific.
Ed è proprio l’idea di OPEN e la sfida costante di creare un evento annuale di arte all’aperto a fare proseliti nel mondo per giungere quest’anno in Corea dove Paolo De Grandis è stato invitato alla Biennale di Scultura di Changwon per curare la partecipazione di Michelangelo Pistoletto con Il Terzo Paradiso e quella dell’artista colombiano Jaime Arango Correa.
ARTISTI PARTECIPANTI
Francia | Li Chevalier
Italia | Stefano Bressani
Italia | Antonio Falduto (UTO)
Italia | Miresi
Italia | Federico Nero
Italia | Carlo Nieddu Arrica
Italia | Tomas
Italia | Giuseppe Verri
Italia | Verteramo
Russia | Recycle Group
Taiwan | Yahon Chang
Taiwan | Lee Tsung - Jen
Taiwan | Liu Po Chun
Ucraina | Lina Condes
Il tema scelto da Christine Macel per la Biennale Arte 2017 è:
VIVA ARTE VIVA
La 57. Esposizione si svolgerà dal 13 maggio al 26 novembre 2017 (vernice 10, 11 e 12 maggio) ai Giardini e all’Arsenale nonché in vari luoghi di Venezia.
Christine Macel ha presentato i temi della prossima edizione con questa dichiarazione:
«L’arte di oggi, di fronte ai conflitti e ai sussulti del mondo, testimonia la parte più preziosa dell’umano in un momento in cui l’umanesimo è seriamente in pericolo. È il luogo per eccellenza della riflessione, dell’espressione individuale e della libertà, così come dei fondamentali interrogativi. È un “sì” alla vita, a cui certamente spesso segue un “ma”. Più che mai, il ruolo, la voce e la responsabilità dell’artista appaiono dunque cruciali nell’ambito dei dibattiti contemporanei.
Viva Arte Viva è quindi un’esclamazione, un’espressione della passione per l’arte e per la figura dell’artista. Viva Arte Viva è una Biennale con gli artisti, degli artisti e per gli artisti, sulle forme che essi propongono, gli interrogativi che pongono, le pratiche che sviluppano, i modi di vivere che scelgono.
La Mostra si sviluppa secondo una linea organica piuttosto che tematica, in una sequenza di padiglioni, di stanze che si susseguono come “stanze” di una poesia e propongono allo spettatore l’esperienza di un viaggio dall’interiorità all’infinito.
Questi padiglioni o Trans-padiglioni, che riuniscono artisti di ogni generazione e provenienza, si succedono tra loro senza soluzione di continuità, come i capitoli di un libro. Dal “Padiglione degli artisti e dei libri” al “Padiglione del tempo e dell’infinito”, si presentano come una dozzina di universi che propongono un racconto, spesso discorsivo e talvolta paradossale sulla complessità del mondo e la molteplicità di pratiche e posizioni.
La Mostra vuole perciò essere un’esperienza che disegna un movimento di estroversione, dal sé verso l’altro, verso lo spazio comune e le dimensioni meno definibili, aprendo così alla possibilità di un neoumanesimo.
Ogni settimana, durante i sei mesi della Mostra, un artista terrà una Tavola Aperta in cui pranzerà con il pubblico, creando così un occasione di dialogo in cui possa raccontare il suo lavoro.
Nelle settimane precedenti l’apertura della Mostra, ogni giorno sarà pubblicato un video online sul sito della Biennale, dando la possibilità di conoscere gli artisti prima dell’Esposizione».
Da parte sua il Presidente Paolo Baratta ha dichiarato:
«In gennaio, nell'annunciare la nomina di Christine Macel ebbi a dire che “la Biennale trova in lei una curatrice protesa a valorizzare il grande ruolo che gli artisti hanno nell’inventare i loro universi e nel riverberare generosa vitalità nel mondo che viviamo."
Ispirata a una visione "umanistica", con l'attenzione concentrata sull'atto creativo dell'artista, la Mostra svilupperà anche, in misura nuova e più intensa, il dialogo tra i visitatori e molti degli artisti le cui opere saranno esposte, con un programma di incontri appositamente concepito in spazi dedicati».
La 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia presenterà, come di consueto, le Partecipazioni nazionali, con proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia.
Anche per questa edizione si prevedono selezionati Eventi Collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative a Venezia in concomitanza con la 57. Esposizione.
- UNO SPECIALE SU OPEN | AINAS MAGAZINE
- XVI Edizione Premio OPEN | Pippo Delbono
- OPEN| Una lunga storia di arte all'aperto che si avvicina al ventennale. Un articolo di Carlotta Scarpa sulla rivista "Lido di oggi, Lido di allora".
- UN PROMEMORIA DELLE NOSTRE MOSTRE IN CORSO - La Biennale di Venezia 2016