Venezia Arte Contemporanea e Spazi Espositivi
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Pubblicato: 03 Aprile 2014

Biennale Arte  53. Esposizione Internazionale d’Arte (2009)  Il Consiglio di Amministrazione nomina Daniel Birnbaum direttore

 

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione la Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, nella riunione del 7 aprile 2008 ha nominato Daniel Birnbaum Direttore del Settore Arti Visive con lo specifico compito di curare la 53. Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà nel 2009.

Nato a Stoccolma nel 1963, Daniel Birnbaum è curatore di istituzioni e mostre a livello internazionale e dal 2001 Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno (Germania), accademia internazionale che concilia l’arte contemporanea con lo sviluppo delle nuove pratiche e tecniche. Dal 1998 è redattore di Artforum, New York, con cui collabora regolarmente dal 1995. Dai primi anni ‘90 ha collaborato regolarmente con altre riviste come Parkett e Frieze.

In occasione della sua nomina, Daniel Birnbaum ha dichiarato:
“Le mie mostre recenti sono tutte state realizzate in stretta collaborazione con gli artisti, spesso attraverso un rapporto individuale, talvolta in un contesto più ampio. La Biennale di Venezia è una nuovo genere di sfida, ma il principio rimane lo stesso: la visione dell’artista deve essere al centro. Come ci si libera dalle gerarchie dettate dagli interessi commerciali e dalla moda? Da direttore di un’accademia artistica, il mio interesse è stato a lungo rivolto ad altri tipi di influenza e di significato. Esistono artisti che ispirano intere generazioni e questi artisti chiave non sono sempre i più visibili nel mondo dei musei e delle esposizioni. Io vorrei esplorare linee di ispirazione che coinvolgono diverse generazioni e illustrare sia le radici che i rami che crescono verso un futuro non ancora definito. La geografia del mondo dell’arte si è espansa rapidamente con nuovi centri emergenti: Cina, India, il Medio Oriente … La mia ambizione è quella di creare una mostra che, sebbene articolata in zone individuali di intensità, resterà un’unica esposizione”.

Il Presidente Paolo Baratta da parte sua ha dichiarato: “Con la nomina di una personalità così ricca di molteplici esperienze, la Biennale di Venezia ha individuato per la 53. Esposizione un curatore capace di esprimere criteri originali di selezione, orientati dalla parte dell’artista. Sono convinto di questa scelta, di cui sono particolarmente lieto. Fra la valle dell’ideologia e la valle del mercato c’è l’erta collina della qualità: qui si deve collocare la Biennale. Il nuovo Direttore – ha aggiunto il Presidente - sarà anche un interlocutore per le nostre riflessioni sul futuro sviluppo di attività più continuative”.

 
Daniel Birnbaum
Nato a Stoccolma nel 1963, è curatore di istituzioni e mostre a livello internazionale.

Dal 2001 è Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno (Germania), accademia internazionale che concilia l’arte tradizionale e quella contemporanea con lo sviluppo delle nuove pratiche e tecniche.
L’istituzione ha il compito di formare gli studenti non solo sul piano teorico, ma anche sul piano realizzativo, coinvolgendo giovani e artisti in una relazione rivolta al “fare arte”. Su questa importante esperienza, nel 2007 Birnbaum ha pubblicato Teaching Art: Staedelschule Frankfurt am Main. È Direttore di Portikus, spazio espositivo che dal 1987 fa parte della Staedelschule.

Dal 1998 è redattore di Artforum, New York, con cui collabora regolarmente dal 1995. Dai primi anni ‘90 ha collaborato regolarmente con altre riviste come Parkett e Frieze. È autore di numerose pubblicazioni e saggi per cataloghi in tutto il mondo. Tra i contributi critici più recenti, ha scritto su Olafur Eliasson, Pierre Huyghe, Dominique Gonzales-Foerster, Wolfgang Tillmans, Certih Wyn Evans, Paul Chan. Il suo ultimo libro è Under Pressure (Francoforte 2008).

Ha compiuto studi di letteratura comparata e storia dell’arte all’Università di Stoccolma, di storia dell’arte e filosofia alla Freie Universitaet di Berlino e alla Columbia University di New York. Nel 1998 ha conseguito il dottorato in filosofia all’Università di Stoccolma.

Nel 2008 sarà co-curatore della Triennale di Yokohama e curatore della 2. Triennale di Torino. Nel biennio 2006-2007 è stato co-curatore di Airs de Paris al Centre Pompidou, di Uncertain States of America (assieme a Hans Ulrich Obrist) presso il Bard College della Serpentine Gallery di Londra, della 2. Biennale di Mosca.

Nel 2005 è stato co-curatore della 1. Biennale di Mosca e nel 2003 è stato co-curatore per la sezione internazionale della 50. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

Dal 2004 è curatore associato dello spazio espositivo Magasin 3 di Stoccolma.

Dal 2001 fa parte del board della manifestazione Manifesta di Amsterdam.
 
 
Pubblicato: 03 Aprile 2014

52. Esposizione Internazionale d'Arte

La 52. Esposizione Internazionale d'Arte, la Biennale di Venezia,diretta da Robert Storr, sarà aperta al pubblico dal 10 giugno al 21 novembre 2007.

 

 

Pubblicato: 03 Aprile 2014

51. Biennale di Venezia
Fonte: La Biennale

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione la Biennale di Venezia, presieduto da Davide Croff, ha approvato la proposta dei Direttori María de Corral e Rosa Martínez sulla composizione delle Giurie della 51. Esposizione Internazionale d'Arte, che aprirà al pubblico domenica 12 giugno 2005 a Venezia, ai Giardini e all'Arsenale.

Le Giurie internazionali della 51. Esposizione, coordinate dal Presidente Ida Gianelli, Direttore del Castello di Rivoli Museo d'arte contemporanea, sono così formate:

Giuria Mostre Internazionali
Hendrik Driessen, Direttore De Pont Museum of Contemporary Art, Tilburg (Olanda)
Kathy Halbreich, Direttore Walker Art Center, Minneapolis
Geeta Kapur, curatore e critico indipendente, Nuova Delhi
Ousseynou Wade, Segretario Generale Biennale des Arts di Dakar

Giuria Partecipazioni Nazionali
Dan Cameron, Senior Curator at Large, New Museum of Contemporary Art, New York
Udo Kittelmann, Direttore Museum für Moderne Kunst, Francoforte sul Meno
Llilian Llanes, storico dell'arte e curatore, L'Avana
Fumio Nanjo, Deputy Director Mori Art Museum, Tokyo

I quattro Premi principali della 51. Esposizione saranno:
un Leone d'oro alla Carriera
un Leone d'oro a un artista che partecipa alle Mostre Internazionali L'esperienza dell'arte e Sempre un po' più lontano
un Leone d'oro a un artista giovane (under 35) che partecipa alle mostre internazionali L'esperienza dell'arte e Sempre un po' più lontano
un Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale.

Nel corso della cerimonia di premiazione sarà assegnato anche il Premio per la giovane arte italiana 2004-2005 promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali DARC - Direzione Generale per l'architettura e l'arte contemporanee.


L'edizione 2005 sarà costituita da due mostre internazionali specifiche e complementari: L'esperienza dell'arte e Sempre un po' più lontano, firmate rispettivamente da María de Corral e da Rosa Martínez, per proporre una lettura articolata dell'arte contemporanea internazionale a partire dagli anni Settanta sino a oggi, con lo sguardo rivolto al prossimo futuro.

Una decina di installazioni, legate alle due mostre centrali, saranno allestite nelle aree espositive esterne e disseminate nella città.

Un progetto speciale, promosso dal Ministero per gli Affari Esteri e dalla Biennale, verrà allestito nel bacino di fronte all'ingresso dei Giardini e sarà costituito una gigantesca opera di Fabrizio Plessi dal titolo "Mare verticale" (2000).

73 Paesi, la presenza più numerosa nella storia della Biennale, allestiranno 31 mostre nei padiglioni dei Giardini della Biennale e 42 in molte sedi del centro storico coinvolgendo tutta la città.

30 gli eventi nell'ambito della 51. Esposizione, tra mostre, installazioni, performance, convegni, seminari, workshop ed eventi dall'arte visiva alla poesia contemporanea, che dilagano dalla sponda nord dell'Arsenale al centro di Venezia, dalle isole della laguna sino a Mestre e Marghera.

Il catalogo, edito da Marsilio, sarà articolato in tre volumi dedicati rispettivamente alle due mostre centrali e alle partecipazioni nazionali insieme agli eventi collaterali.

 

 

Pubblicato: 03 Aprile 2014

Evento al Fondaco Marcello

 

Sfila a Venezia la collezione della casa padovana ispirata alla purezza del design nordico

VENEZIA. Un sito di archeologia industriale, il seicentesco magazzino delle sete Fondaco Marcello, ristrutturato mantenendone le caratteristiche di essenzialità e affacciato sui sontuosi palazzi del Canal Grande che si rispecchiano sull’acqua, è stato la location della sfilata-evento con la quale Malìparmi, brand padovano di accessori e abbigliamento femminile, ha presentato la nuova collezione autunno-inverno 2006-2007. Intitolata «Bloom, Drog, Kitsch Design» e ispirata alla raffinatissima purezza delle linee del design nordico di ieri e di oggi, da Alvar Aalto al gruppo olandese Droog Design fino all’ironico Bloom Design, la presentazione della collezione è stata inserita in un mood di elevato contenuto artistico con la partecipazione del regista e videoartista Daniele Pignatelli che ha realizzato per l’occasione «Drop Design», suggestivo filmato minimalista in cui si rappresenta il viaggio verso il Nord di una goccia (drop) d’acqua che si trasforma in ghiaccio attraverso pochissimi lacerti di colore, fotogrammi intuìti di strade e città. Un’atmosfera di assoluto lirismo che è stato accentuato dalle ballads unplugged della cantautrice inglese Polly Paulusma, già scelta come opening act nelle tournée di star del calibro di Bob Dylan e Coldplay, presentate in uno showcase ispirato al suo album «Scissors in my Pocket». Tra gli ospiti la velocista veneziana Monica Levorato ha testimoniato con la sua presenza l’apprezzamento del pubblico giovane per un marchio già molto amato dalle signore italiane e straniere. La raffinata eleganza dell’essenzialità è anche la nuova cifra di questa collezione Malìparmi, disegnata dalla stilista, costumista e direttrice artistica Silvia Bisconti. Si vede e si sente la voglia di sottrarre, di semplificare, di giocare invece che con il barocco delle aggiunte con l’astrazione delle geometrie, dell’arte minimalista, in una concezione della moda che è piacere estetico quanto concetto intellettuale attento alle suggestioni dell’arte contemporanea. Essenzialità che va al cuore dell’idea, per questo della collezione è stata presentata solo la parte più di tendenza, a partire dal grande ritorno dell’abito che arriva appena al ginocchio declinato in tutte le sue forme, dallo chemisier al tubino nero con sexy scollatura sulla schiena e sulle spalle, riveduto e corretto nella modernità del jersey di taglio pulito, stampato e di diversi pesi, declinato in chiave minimal e optical di geometrie a incastro e grandezza variabile. Un rigore che non tradisce dunque la femminilità e si riflette anche sulla scelta del colore, con preponderanza del bianco e nero in cui il bianco si scalda spesso nel panna, oppure nelle tonalità forti, scure e fredde del blu notte, del marrone fondente, del turchese gelido, dell’arancio candito. La tendenza per l’autunno è intenzionalmente informale e con un fondo ironico che si rispecchia nell’abbinare all’abito la grande borsa a tracolla illuminata di colore e di paillettes e la stola di ecovisone, nel coniugare il pantalone Capri di pelle invecchiata al mocassino con fibbia gioiello multicolore (la stessa che compare anche nella scarpa a tacco alto), nel richiamare i motivi della stampa optical anche nell’accessorio, nel giocare con la stilizzazione dei motivi delle tappezzerie nordiche anche nel fashion, nel rompere il total black con il turchese acceso di una rigorosa camicia.
 Spot, drop di colori macchiano e illuminano qualche capo, la paillette colorata compare raramente sulla gonna, che invece si aricchisce di ricami folk, mentre continua a impreziosire l’accessorio. Lo stivale diventa da cavallerizza così come qualche pantalone mentre anche la proposta più elegante si abbina alla semplice T-shirt o alla maglia essenziale. La maglieria è però sempre ricercata nei materiali: mohair dai colori sfumati, cachemire puro o cachemire e seta. Le fantasie per l’inverno si scaldano con le grandi rose bordeaux su fondo beige, negli stivali ricamati su fondo rosso, nella geometria delle righe che si rincorrono, nella fioritura che si affaccia sulle borse, sulle lunghissime collane, nei ricami e nelle applicazioni. Ritorna anche il tailleur in maglia, l’optical con il motivo del triangolo inscritto nel cerchio è accompagnato dalla borsa a forma di rosa o dalla borsa gioiello, il cappotto è imbottito, la borsa è un’ironica shopping bag di ecovisone. E si può persino giocare al total look mescolando tutto insieme: lo stile fiorito, le geometrie e le millerighe. Per la sera e per le feste Malìparmi libera invece l’invenzione e la creatività con il lurex stretch dei cardigan, i colori kitsch, il jersey dipinto a mano da abbinare magari ai boots in montone, lo scintillio delle borsette gioiello e le scollature maliziose. Una collezione non facilmente accattivante ma razionale e meditata che al pubblico è molto piaciuta e dovrebbe riuscire a confermare una tendenza alla costante crescita, soprattutto all’estero, del brand padovano capitanato da Annalisa Paresi che nel 2005, con una produzione di 240.000 pezzi, ha fatturato 14 milioni di euro e misura un tasso di crescita medio annuo del 20%.
 

 

 

Pubblicato: 03 Aprile 2014

Biennale Architettura
Fonte: La Biennale di Venezia

Partecipazioni nazionali alla 10. Mostra Internazionale di Architettura 

La Biennale di Venezia ha invitato 74 Paesi a partecipare alla 10. Mostra Internazionale di Architettura dedicata a Città: architettura e società. La Mostra si svolgerà dal 10 settembre al 19 novembre 2006.

I 74 Paesi invitati sono: Afghanistan, Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Brasile, Canada, Cile, Croazia, Danimarca, Egitto, Estonia, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Indonesia, Iran, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Marocco, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Armenia, Repubblica di Belarus, Repubblica di Cipro, Repubblica di Corea, Repubblica di Slovenia, Repubblica Popolare Cinese, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Singapore, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Thailandia, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, Venezuela, Central Asian Academy of Arts: Kazakhstan, Kyrgyzstan, Uzbekistan, Istituto Italo-Latino Americano: Bolivia, Colombia, Costa Rica, Cuba, El Salvador, Guatemala, Haiti, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana.

  1. 51. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia. Commento a margine di una veloce visita.
  2. BIENNALE VENEZIA: META-CITTA' E PADIGLIONE ITALIANO
  3. Genesi, tipologia e destino del collezionista d’arte contemporanea
  4. Biennale Arte 53. Esposizione Internazionale d'Arte

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