LA LUCE DALL’ESTREMO ORIENTE - Espone anche il grande artista Kuma
Alla Biennale di Venezia nasce "La luce dall’Estremo Oriente". Dal 12 giugno al 2 novembre il Chiostro di San Francesco della Vigna, nei pressi dell’Arsenale, espone Kuma, artista di fama mondiale, eclettico, potentemente visionario, vitale e passionale nel suo rapporto con la materia, sempre poetico anche nei suoi esiti apparentemente più ingenui. L’artista esprime con le sue opere due concetti opposti: l’identità di densità in contrapposizione alla trasparenza. Il vetro in fusione che introduce la nozione di luce. L’inaugurazione si svolge giovedì 12 giugno alle 18 (fermata vaporetto Arsenale, linea 1).
Sogno e immigrazione fanno parte dell’esperienza umana: John Smith, personaggio fittizio che racchiude l’arte dei due artisti Marko Mäetamm e Kaido Ole, è l’artista che quest’anno presenta l’Estonia alla Biennale. Il progetto espositivo, dal titolo "marko und Kaido" racchiude una storia di sogni "provinciali". L’esposizione è al Palazzo Malipiero, vicino a Palazzo Grassi, e l’inaugurazione è prevista per venerdì 13 alle 16. Cosa succede quando i nostri sogni cambiano, quando la nostra visione del mondo e delle sue possibilità non sono più valide?
Taipei fine arts museum of Taiwan presenta "Limbo zone", ovvero il limbo tra realtà e sogno. Inaugurazione sabato 14 giugno alle 19 al Palazzo dellae Prigioni, fermata San Zaccaria.
IL 2003 segna il grande ritorno dell’Iran
Il 2003 segna il grande ritorno dell’Iran all’Esposizione Internazionale d’Arte. Infatti era assente dalla Biennale di Venezia; non è casuale la sua presenza a questa nuova edizione in una fase storica in cui con maggiore evidenza e fertilità la ricerca e le proposte iraniane costituiscono uno degli esempi interessanti del tentativo di opporsi all’uniformazione all’adeguamento, anche nello studio attento delle mentalità degli stili e delle altre mode. Venerdì 13 giugno alle 16,30 si svolgerà l’inaugurazione "Existance, Dream, liberty" a Palazzo Malipiero, San Marco (vaporetto linea 82 e 3, fermata Samuele, vicino a Palazzo Grassi). L’evento è patrocinato dal ministero della Cultura dell’Iran. IL titolo dell’Esposizione Internazionale d’Arte dovrebbe cambiare per l’Iran: non tanto "sogni e conflitti" ma piuttosto "sogni grazie ai conflitti" e "conflitti come dinamiche sulla via della realizzazione dei sogni".
La società iraniana è giovane e le ultime generazioni sono altamente scolarizzate, preparate all’utilizzo delle moderne tecnologie, attente all’affluire degli stimoli provenienti dall’esterno in un contesto già ricco retaggi storici e tradizioni culturali proprie. Ciascun artista conduce la propria ininterrotta ricerca del nuovo esplorando nella propria psiche le contraddizioni tra radicamento e monumento. Gli artisti Behrooz Daresh, Hossein Khosrojerdi, Ahmad Nadalian rappresentano il fiorente percorso di ricerca.
La 50. Esposizione Internazionale d’arte: "Sogni e Conflitti - La dittatura dello Spettatore"
La 50. Esposizione Internazionale d’arte è dedicata a "Sogni e Conflitti - La dittatura dello Spettatore". Questa edizione, definita come una "mostra delle mostre", diretta da Francesco Bonami, si svilupperà in differenti spazi dell’Arsenale, all’interno dei Giardini della Biennale, al museo Correr e in altri spazi cittadini.
Il tema de La Biennale di Venezia si sostanzia nell’opera delle partecipazioni asiatiche, attraverso la capacità degli artisti di tradurre le difficoltà, le incertezze e le angosce del presente in percorsi figurativi inediti , contrassegnati dall’elemento socio-esistenziale. Arte Communications è un’organizzazione volta a promuovere e coordinare le esposizioni d’arte e altri eventi culturali. Collabora con la Biennale di Venezia dal 1995, in qualità di "organizzatore e vice commissario di nuove partecipazioni nazionali". Ecco alcuni eventi ospitati all’interno del ricco calendario della manifestazione.
Singapore presenta tre artisti: Herman Chong, Teck Yong Francis Ng, Tan Swie Hian. Prese singolarmente le opere presentate alla nuova edizione della Biennale di Venezia (Fondazione Levi, Palazzo Giustinian Lolin a san Vidal, vaporetto linea 82 e 1, fermata Accademia), sono entità indipendenti, "isole autonome" che invitano all’interazione e alla partecipazione del pubblico. Le varie forme di espressione utilizzate (pittura, video documentazione e installazione) testimoniano la diversità della scena artistica contemporanea di Singapore. Invece considerate in gruppo, le opere condividono alcuni interessi comuni. Gli artisti non si limitano ad una singola tecnica o ad un'unica forma espressiva, ma sperimentano, e spesso combinano, tecniche differenti. L’inaugurazione dell’evento si svolgerà venerdì 13 giugno alle 18.
Angel Orenzans è presente a Venezia con un ricco programma di manifestazioni, esposizioni,performance e happenings: dal 12 al 30 novembre ci sarà una mostra personale "Burning imagines" a Palazo Malipiero, San Samuele (fermata San Samuele, vaporetto n. 82 di fronte a Palazzo Grassi). L’inaugurazione è prevista il 13 giugno alle 18,30. Dal 27 agosto al 5 ottobre parteciperà con una grande scultura in acciaio, " Omaggio a Louis Bunuel", alla 6. Esposizione internazionale di sculture ed installazioni "OPEN 2003" che si svolgerà al Lido di Venezia. "The itinerant library" e "Digital Diaries" sono visibili al Futur Center Telecom. Due sculture sono esposte all’aperto in campo San Samuele e in campo San Maurizio. Negli ultimi tre decenni Orensanz, di origine spagnola trapiantato a New York, ha sviluppato un pensiero artistico transazionale, progettando peraltro, tutti i lavori di uno tra i più affascinanti antichi edifici di Manhattan.
Il tema della 50. Biennale di Venezia riflette lo sviluppo degli artisti contemporanei di Hong Kong, luogo dove l’arte contemporanea ha cominciato a svilupparsi a partire dagli anni Novanta. L’inaugurazione si svolgerà venerdì 13 giugno alle 12 all’Arsenale (entrata di fronte alle Corderie de La Biennale di Venezia (vaporetto linea 1, fermata Arsenale).
Tutte le esposizioni parallele che aprono già da domani
Oltre la Biennale. Al di fuori della Kermesse espositìva curata da Francesco Bonami che prenderà O via giovedì, con il primo giorno di "vernice", Venezia ospiterà un'altra miriade di mostre estese a tutta la città, partendo già da domani. Ecco un primo elenco delle più curiose e significative.
Dumas e Katz.
La Fondazione Bevilacqua La Masa, nelle sue due sedi espositive, presenta altrettante mostre di pittura. Domani alle 13.30, i Palazzetto Tito, a San Bariaba, sì inaugura Suspect, una personale dell'artista sudafricana Marlene Dumas, con una serie di opere recenti — alcune create per la mostra veneziana — dove il tema dell'erotismo si fonde e si sovrappone a quello della morte, tipico dei suoi primi lavori. Portraits è invece il titolo dell'esposizione dell'artista statunitense Alex Katz, che si apre giovedì alle 18.30 nella galleria di Piazza San Marco. L'esposizione si concentra appunto sulla ritrattistica diKatz, che coniuga nelle sue opere espressionismo astratto e nouveau realisme in chiave figurativa.
I Kabakov alla Querini.
Con Where is our piace? (Dov'è il tuo posto?), protagonisti alla Fondazione Querini
Stampalia — inaugurazione domani alle 13 — è l'arte concettuale di Dya ed Emilia Kabakov. l'installazione dei massimo esponente del nuovo concettualismo russo e di sua moglie giocherà sulla contrapposizione paradossale tra l'arte contemporanea e quella che gli artisti d'oggi giudicano invece arte passatista, con l'interfaccia di due mostre e e due tipi di spettatori rappresentativi del contrasto.
Artisti e architetti.
Propone tre modi diversi di interpretare la collaborazione tra artisti e architetti The Snow Show: Venice (inaugurazione domani alle 17.30), la mostra che espone a Palazzo Zorzi, sede dell'Unesco, le opere di una sessantina di esponenti internazionali dei due mondi (da Pawel Althamer, Anish Kapoor, Sol Lewitt, Nani Ju-ne Paik da un lato a Tadao Ando, Zaha Hadid, Arata Iso-ZAKI, Steven Holl dall'altro). L'installazione che ospita il
confronto si offre come una sorta di aula scolastica dove nasce la collaborazione. I disegni finiti verranno realizzati in neve e ghiaccio nel marzo 2004 nel paesaggio artico di Kemie Rovaniemi.
Un Radar alla Gludocca.
Raccogliere informazioni e trasmetterle, spostandosi attraverso sei città europee, sedi ogni volta della propria produzione artistica, integrata con le varie realtà. E' Radar - Contemporary Arts for European Cities, l'iniziativa che coinvolge 24 giovani artisti italiani polacchi, bulgari, greci, tedeschi e britannici. Domani alle 21 al Centro Civico della Giudecca si apre la mostra che raccoglie i loro lavori progettati per la Giudecca e basati sulla scoperta d'una Venezia meno nota.
Ash e Tsiaras.
Nella Scuola dei Mercanti, nei pressi della Madonna dell'Orto, oggi alle 18 doppia inaugurazione con Tous Ensemble di Mare Ash e Transparent Mìrrors di Philip Tsiaras. L'artista francese presenta dipinti, sculture e installazioni ispirate al dramma della Shoah, quello statunitense propone sculture in vetro trasparente, dominate da immagini fuse tra loro, a cui si contrappongono altre, analoghe e opposte, di bronzo cromato.
I musei si "espongono".
Accanto alla Biennale d'Arte, lungo Riva dei Sette Martiri, prenderà il via domani alle 10 — fino al 15 giugno — Bearne Venice, la prima edizione della Biennale Internazionale dei Musei d'Arte Contemporanea, che ospiterà postazioni tecnologiche dedicate a raccolte come il Castello di Rivoli, la Fondazione Re Re-baudengo — diretta dallo stes-
so curatore della Biennale Francesco Bonami — il Mart di Rovereto, il Pecci di Prato, il Macro di Roma e altri.
Interviste Cult.
Su un maxi schermo allestito nella Fiorella Gallery di Campo Santo Stefano da giovedì alle ISe per i tre giorni della vernice il canale satellitare Cult realizzerà interviste con artisti e critici sulla Biennale Arte.
Cercasi dormienti.
L'artista taiwanese Lee Mingwei, che esporrà al Palazzo delle Prigioni, per la mostra Limbo Zone, cerca compagni di sonno per O progetto Slee-ping Project che prevede la partecipazione di 13 persone per trascorrere una notte con l'artista, alle Prigioni dalle 20 alle 8 del mattino, da sta
sera fino a lunedì 22 giugno. ; i 11 interessati telefonino su-^ i-o allo 041-5285122.
le foto di Carol Rama. Sabato alle 19 nel nuovo spazio espositivo della chiesa di Samuele verrà inaugurata la mostra fotografica di Roberto Goffi, Objets Portraìts, dedicata a Carol Rama, la grande artista a cui la Biennale assegna quest'anno il Leone d'Oro alla carriera (insieme a Michelangelo Pistoletto). Aperta nella stesse sede anche le mostre sul vetro Fragile! e Laboratorio Anfora.
Recycling the Future.
Si chiama cosi la mostra-percorso che gli studenti di alcune delle maggiori scuole d'arte internazionali — dalla Cina alla Francia, dagli Stati Uniti alla Germania — organizzeranno lungo il percorso che va da Via Garibaldi all'Arsenale, da giovedì, con una serie di installazioni legate al tema della disuguale distribuzione delle ricchezze, al riuso dei prodotti industriali, alla capacità dell'arte di trasformare la realtà. Le opere hanno interagito con la popolazione: oltre cinquanta finestre che si affacciano su viale Garibaldi sono state coperte da zanzariere su cui è stampata l'immagine dell'odiato insetto. L'iniziativa, per il progetto Vivere Venezia, è promossa dalla Facoltà di Design e Arti dell'Iuav.
dì Enrico Tantucci
I premi ufficiali della 50. Esposizione
2. Il Leone d'oro per un artista sotto i 35 anni (Mostra internazionale) è assegnato a Oliver Payne e Nick Relph, per aver creato un'opera che non riguarda né lo ieri né il domani, ma piuttosto l'oggi, il tempo presente nel senso più stretto. Il loro lavoro riflette la cultura urbana e il sospetto tra generazioni è autentico, astratto e sapiente. Esso racconta con linguaggio universale la solitudine e il coraggio delle giovani generazioni.
3. Il Premio per la giovane arte italiana è assegnato ad Avish Kheberhzadeh, per la grazia del suo lavoro di animazione, la sottigliezza del narrare e la capacità di fondere nella propria arte influenze innumerevoli.
4. Il Leone d'oro per la miglior partecipazione nazionale è assegnato al padiglione del Lussemburgo che espone l'opera di Su-Mei Tse, una forte ma poetica combinazione di suono, film e spazio, che risulta immediatamente attraente allo sguardo, ma è ricca di sottili eco di significati politici e metafisici. Il luogo stesso in cui il padiglione del Lussemburgo è collocato mette in dubbio che siano necessari padiglioni nazionali di grandi dimensioni.