PREMIO OPEN
Fonte: Il Gazzettino
(L.M.) È andato al regista Stanley Kwan per il film "Changhen ge", come si ricorderà in concorso alla 62.ma Mostra del Cinema, il Premio "Open 2005" patrocinato dalla Fondazione Sebastiàn. Madrina del premio speciale, inserito tra quelli collaterali del festival, Isabella Orsini, attrice conosciuta a livello internazionale, mentre presidente della giuria che ha conferito il riconoscimento Paolo De Grandis. Open, esposizione internazionale di sculture ed installazioni, viene ormai da otto anni realizzata al Lido e si apre in contemporanea con la kermesse cinematografica. Nel preciso obiettivo di rafforzare tale rapporto è nato il premio da assegnare tra i film in concorso ad un regista che abbia affrontato, in maniera meritevole, questo tema. Il Premio "Open 2005" consiste in un'opera ideata e realizzata dall'artista Sebastiàn - Enrique Carbajal - che ad "OPEN2OO5" presenta dieci sculture.
IN FIAMME ALBERGO 'DES BAINS' AL LIDO DI VENEZIA
VENEZIA - Un incendio ha danneggiato una decina di stanze dell'albergo 'Des Bains' al Lido di Venezia. Le fiamme, scoppiate per cause in corso di accertamento, sono state circoscritte dall'intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco. In questi mesi, lo storico albergo è chiuso per restauri.
Le fiamme, secondo un primo accertamento, hanno interessato alcune stanze al secondo, terzo e quarto piano, nella parte centrale dell'edificio. L'allarme è stato dato da un custode. Non è escluso che l'origine possa essere stato un corto circuito. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che stanno completando l'opera di spegnimento dell'incendio, sono al lavoro anche i tecnici per capire se le fiamme hanno avuto origine al secondo piano e poi si sono propagate in verticale agli altri piani. Secondo quanto reso noto dai vigili del fuoco l'incendio non ha interessato la storica sala 'Visconti'. Il 'Des Bains' è uno degli alberghi storici del Lido, meta abituale di personalità e punto di incontro durante la mostra del Cinema.
Plessi e De Grandis
MUSEO A RABAT
Fonte: La Nuova
Il museo d’arte contemporanea di Rabat Museo Hassan nel segno dei veneziani De Grandis e Plessi
Simone Bianchi

Museo Hassan Rabat
Il Museo Hassan porta a Rabat
60.000 visitatori in meno di un mese.
La mostra di Fabrizio Plessi tiene aperti i battenti:
prorogata fino al 30 luglio 2006.
Museo Hassan: 14, Avenue Mohamed Lyazidi, Villa Andalucia – Hassan, Rabat
Apertura al pubblico: 30 maggio – 30 luglio 2006-06-29
Orario: 10.00 – 18.00
Il Museo Hassan di Rabat vince da subito la sua ambiziosa sfida: la mostra di apertura ‘Fez Fez’, inaugurata lo scorso 29 maggio alla presenza delle massime autorità del Paese, ha infatti già registrato quasi 60.000 visitatori, consacrandolo a nuovo centro propulsore del dialogo artistico contemporaneo tra Marocco ed Europa. Alla luce di questo grande successo di pubblico, Arte Communications, in qualità di organizzatore, ha deciso di prolungare il periodo espositivo della mostra fino al 30 luglio 2006.
Curato dal direttore internazionale del Museo, Paolo De Grandis, con il coordinamento di Fathiya Tahiri, Presidente della Fondazione del Museo Hassan, il progetto espositivo ‘Fez Fez’, firmato dall’artista italiano di fama internazionale Fabrizio Plessi, alimenta ed è a sua volta alimentato da nuove e proficue sinergie artistiche italo-marocchine. In un contenitore straordinariamente evocativo della storia del Paese, com’è l’ispano-moresca Villa Andalucia datata 1929, una video installazione composta di disegni e bozzetti preparatori rivela un punto di vista insolito sulla città di Fez, prendendo le distanze da ingombranti stereotipi per guardare attraverso la lente della tecnologia a una tradizione segnata dai colori delle sue tintorie di lana.
E’ nella medesima prospettiva - condivisa da Fabrizio Plessi e Paolo De Grandis – di riappropriazione culturale da un lato e di apertura al rinnovamento e alla cooperazione su scala internazionale dall’altro, che si colloca l’approccio artistico e curatoriale del Museo Hassan. A partire dal prossimo settembre, infatti, l’artista italiano Omar Galliani, scelto da Paolo De Grandis in collaborazione con Vincenzo Sanfo, per il suo rilevante impegno anche a livello extra-europeo (in particolare tra il 2004 e il 2006 ha esposto una serie di personali nei musei d'arte contemporanea di Shanghai, Pechino, Hong Kong, Tokyo, Kyoto, Buenos Aires, San Paolo, Città del Messico, Miami e Los Angeles), darà seguito al ciclo di esposizioni in programma.
10. Mostra Internazionale di Architettura
I premi
Teatro Malibran, Venezia
8 novembre 2006
La cerimonia di premiazione della 10. Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Richard Burdett e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Davide Croff, per la prima volta si svolge a conclusione dell’esposizione anziché durante la vernice. Si tratta di una della novità portanti di questa edizione: l’8 novembre presso il Teatro Malibran di Venezia, alle ore 19, vengono assegnati 15 Premi e tre menzioni alla presenza di circa 500 ospiti internazionali tra rappresentanti dei Paesi, espositori e addetti ai lavori.
Mentre il Leone d’Oro alla carriera, assegnato dal CdA della Biennale di Venezia a Richard Rogers (Firenze, 1933), è stato consegnato lo scorso 10 settembre, primo giorno di apertura al pubblico, ai Giardini della Biennale, la Giuria internazionale della 10. Mostra assegna stasera i seguenti Premi ufficiali: tre Leoni d’Oro per le partecipazioni nazionali, per le città, per i progetti urbani e un Premio speciale per la scuola di architettura. Le Giurie di Città di Pietra e Città-Porto conferiscono nuovi premi: sette Leoni di Pietra per la sezione veneziana e il Premio di Architettura Portus per la sezione palermitana. La Giuria del Padiglione Italiano consegna tre premi: per un giovane progettista, per un alto contributo teorico e per una figura di critico comunicatore.
Leoni d’Oro e Premio speciale
Città. Architettura e società
La Giuria della 10. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, formata da Richard Sennett (Presidente), Amyn Aga Khan, Antony Gormley, Zaha Hadid, assegna i seguenti premi:
Leone d’Oro per le città
Leone d’Oro le partecipazioni nazionali
Leone d’Oro per i progetti urbani
Premio speciale per le scuole di architettura
La 10. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia affronta un grande problema che allo stesso tempo rappresenta anche una grande opportunità. Entro il 2008 la maggior parte della popolazione mondiale abiterà nelle città. Vivrà sempre più in città enormi, con una popolazione compresa tra i 5 e i 30 milioni di abitanti, città di proporzioni mai viste prima nella storia dell’uomo. In queste città i problemi sociali della salute, di distribuzione della ricchezza e di opportunità assumono proporzioni estreme. In che modo l’architettura può far fronte a un fenomeno tanto imponente? In che modo l’arte dell’architettura può mettersi al servizio della società? Questi sono gli interrogativi che si pone la Biennale, con i contributi di città e paesi di tutto il mondo.
I premi celebrano la qualità di questi contributi, in particolare nelle città che oggi si stanno sviluppando più rapidamente. La giuria ha voluto valorizzare nuove idee per la pianificazione dell’ambiente, per l’edilizia abitativa e per i trasporti. Abbiamo voluto premiare la partecipazione delle persone - gli abitanti stessi delle città - alla creazione di un’architettura a misura d’uomo. Abbiamo assegnato premi ad architetti e progettisti che hanno reso possibile questa partecipazione, realizzando edifici e progetti che possono essere diffusi, adottati e adattabili alla diversità delle città di tutto il mondo.
Il Leone d’Oro per le città è assegnato a Bogotà, Colombia. Questa città negli ultimi decenni ha affrontato i problemi legati all’integrazione sociale, all’istruzione, all’edilizia abitativa e allo spazio pubblico, specialmente attraverso innovazioni nel settore dei trasporti. Bogotà ha applicato alle automobili il detto di Mies van der Rohe “meno è di più”: meno auto significa più spazio e più risorse per i cittadini. La città offre una soluzione esemplare al problema della viabilità con strade esteticamente gradevoli, che dal punto di vista economico si sono dimostrate realizzabili, e che favoriscono l’integrazione sociale. Bogotà, in breve, offre un segnale di speranza per altre città, ricche o povere che siano.
Il Leone d’Oro per le partecipazioni nazionali è assegnato alla Danimarca (CO-EVOLUTION, collaborazione Danese/Cinese sullo sviluppo urbano sostenibile in Cina). Questo padiglione ci mostra un paese che rivolge lo sguardo all’esterno piuttosto che all’interno, mettendo a disposizione la propria competenza per la soluzione dei problemi ecologici e ambientali dei cittadini cinesi. Il Padiglione danese non si limita a catalogare queste sfide ecologiche; i progettisti e gli architetti danesi propongono soluzioni concrete per la gestione delle risorse idriche ed energetiche attraverso forme di notevole pregio estetico. I danesi mostrano quello che a loro volta hanno appreso dai loro colleghi cinesi. Salutiamo la creatività, l’intelligenza e la generosità del Padiglione danese.
Il Leone d’Oro per i progetti urbani è assegnato a Javier Sanchez/Higuera + Sanchez per il progetto di edilizia abitativa “Brazil 44” (Città del Messico). “Brazil 44” è un progetto su piccola scala ma dalle grandi potenzialità. Dimostra come sia possibile, con intenzioni semplici, costruire case di grande valore estetico destinate a persone disagiate, cui viene data anche la possibilità di partecipare al progetto contribuendo con idee e suggerimenti. “Brazil 44” è un progetto che sostiene l’adattamento e la mutazione piuttosto che l’imitazione; un progetto che esplora in modo brillante il DNA della casa di città. Lo riteniamo un caso esemplare di architettura sociale.
Il Premio speciale per le scuole di architettura viene conferito alla I Facoltà di Architettura Politecnico di Torino per un progetto su Bombay. Il nostro plauso va alla preparazione scientifica e all’immaginazione di questo gruppo di studenti nonché all’impegno collettivo nella progettazione di nuove case per famiglie indigenti.
Oltre a questi premi la giuria ha individuato tre mostre che meritano una menzione per il loro notevole valore: il Padiglione Giapponese, allestito da Terunobu Fujimori, per l’integrità delle sue forme e per il puro piacere che suscita nei visitatori; il Padiglione Islandese per la fruttuosa collaborazione tra l’artista Ólafur Elíasson e lo studio di architettura Henning Larsen; il Padiglione dell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, a cura di Minas Bakalcĕv e Mitko Hadži Pulja, per la profondità e la poesia con cui pensa la forma urbana, rappresentata semplicemente attraverso parole e immagini scritte e disegnate col gesso su una lavagna.
Leoni di Pietra
Città di Pietra
Sezione nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei
in collaborazione con la Regione Puglia
La Giuria di Progetto Sud formata da Matthew Bell, Claudio D’Amato Guerrieri, Gabriele Del Mese, Gulzar Haider, Paolo Marconi, Attilio Petruccioli, assegna i sette Leoni di Pietra ai seguenti progetti: Bari, capogruppo arch. Adolfo Natalini; Crotone, capogruppo arch. Carlo Moccia, Pantelleria, capogruppo arch. Gabriella Giuntoli; Bari, capogruppo arch. Guido Canella; Bari, capogruppo arch. Antonio Riondino; Bari, capogruppo arch. Vitangelo Ardito; Pantelleria, capogruppo arch. Marino Narpozzi.
La Giuria ritiene che tutti i progetti premiati costituiscano una risposta intelligente a due problemi importanti che affliggono l’identità della città Mediterranea: la capacità di pensare la città come insieme organico e di pensare alla pietra come materiale identitario per l’architettura Mediterranea dotato di una sua propria disciplina costruttiva. Tutti i progetti premiati hanno fornito una più convincente risposta nell’ottimo panorama dei trentacinque progetti ammessi all’esposizione.
Non sono stati assegnati invece premi ai progetti pervenuti per il sito di Siracusa, dove nessuno di essi ha conseguito l’unanimità.
La Giuria si augura che tutti i progetti premiati possano contribuire alla migliore formulazione del bando per reali concorsi di progettazione per i quattro luoghi di Bari, Crotone, Siracusa e Pantelleria, basati sulla integrazione stretta fra architettura e città, alla luce delle caratteristiche dei differenti luoghi e delle differenti tradizioni locali.
Premio di Architettura Portus
Città – Porto
Sezione nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei
in collaborazione con la Regione Siciliana
La Giuria del Premio di Architettura Portus, formata da Richard Burdett (Presidente), Josep Acebillo, Massimo Pica Ciamarra, Luigi Scrima, Vittorio Camerini, Aldo Bonomi, designa vincitore il progetto “Il parco della Blanda” della Regione Basilicata.
Area di progetto: Maratea, Piana di Castrocucco (Potenza)
Progettista: Gustavo Matassa, con Vincenzo De Biase, Silvia Marano, Rosa Nave
Un forte disegno del paesaggio che intreccia elementi della storia dei luoghi, radici urbane, orti marini, in complesso sistema terra-acqua, nelle sue declinazioni: lacustre, marina e fluviale.
Nella proposta sono chiaramente compresenti visioni a scala diversa da quella territoriale, a quella degli spazi di incontro e della vita di ogni giorno.
Premio Manfredo Tafuri, Premio Giancarlo De Carlo, Premio Ernesto Nathan Rogers (sculture di Luigi Ontani)
Padiglione italiano
La Commissione giudicatrice del Padiglione italiano, formata da Franco Purini (Presidente), Pio Baldi, Richard Burdett, Claudia Clemente, Margherita Petranzan, Livio Sacchi, Nicola Marzot assegna i seguenti premi:
Premio Manfredo Tafuri a Vittorio Gregotti per l’alto contributo teorico dato a una riformulazione rigorosa e creativa della tradizione moderna.
Premio Giancarlo De Carlo a Andrea Stipa per la capacità di coniugare una ricerca concreta, e al tempo stesso sperimentale, sullo spazio urbano con un intenso spirito visionario.
Nel corso dei lavori della giuria è emersa, in ragione della complessità della scena architettonica italiana e dell’inaugurazione del nuovo Padiglione Italiano, la necessità di introdurre un ulteriore riconoscimento destinato a una figura di critico comunicatore; ruolo, questo, che sta acquisendo un’importanza sempre maggiore nell’ambito del dibattito contemporaneo:
Premio Ernesto Nathan Rogers a Luca Molinari per la sua attitudine a integrare in una convincente e innovativa sintesi la riflessione critica sulla contemporaneità con i nuovi orizzonti della comunicazione.
La 10. Mostra è realizzata con il sostegno dei main partner Risanamento S.p.A., Inarcassa, Italcementi e dei partnerillycaffè, Targetti, Aci.