IN ALLESTIMENTO OPEN 2006
Fonte: Nuova Venezia
IN ALLESTIMENTO «OPEN 2006»
Un totem-allarme terrorismo a Santa Maria Elisabetta
Il «totem» con i livelli di sicurezza Usa
Un totem collegato direttamente da Homeland security advisory sistem statunitense - che segnala l'eventuale innalzamento o abbassamento del livello di rischio terroristico - è la prima opera che è stata montata ieri sull'isola per la nona edizione di Open. Saranno 41 quelle ospitate a partire dal 30 agosto per l'edizione 2007 della mostra di sculture e installazioni all'aperto, che si aprirà in concomitanza con il festival del cinema. Ieri mattina l'organizzatore Paolo De Grandis ha seguito le operazioni di montaggio del totem assieme all'artista svizzero Alessandro Lo Monaco, che l'ha ideato a Lugano. Si tratta di un'opera contro la guerra, installata davanti l'albergo Belvedere in pieno piazzale Santa Maria Elisabetta e ben visibile. Attualmente la luce è accesa sul giallo, «elevated»: cioè significativo rischio di attacco terroristico. Se cambierà il livello imposto dal dipartimento statunitense, cambierà anche la luce passando in tempo reale a un valore più o meno alto nella scala di rischio. Un'opera che vuole essere anche un monito alla situazione internazionale attuale. Arte Conununìcations nei giorni scorsi aveva incontrato Municipalità, Comune, forze dell'ordine, Actv e Vesta per disporre le opere d'arte lungo i viali del Lido. Rispetto all'anno passato, però, non sarà necessario lavorare la notte o chiudere per alcune ore le strade interessate nella fase degli allestimenti, come accadde per montare l'ormai storico F104 davanti al Blue Moon. «I lavori per la sistemazione delle opere proseguiranno sino a martedì — conferma Paolo De Grandis, responsabile di Arte Communications — La formula di Open si continua a rivelare vincente, portando quest'anno molti lavori che saranno conditi da performance dal vivo dì alcuni artisti stranieri. Ci saranno molte opere di grandi dimensioni, che però non richiederanno particolari attenzioni nel montaggio, come il Topolino di 5 metri al Blue Moon e la curiosa opera che metteremo in piazzetta Lepanto. In lungomare e negli alberghi, le altre», (s. b.)
Venezia - Punta della Dogana, si decide entro l'anno
Alle 15 di ieri, negli uffici dell'assessorato al Patrimonio, la commissione giudicatrice per il concorso di Punta della Dogana ha aperto le buste con le offerte dei due contendenti in gara: da un lato Palazzo Grassi di monsieur François Pinault, che corre da solo forte della sua collezione d'arte e del suo denaro, dall'altro la cordata che, sotto l'ombrello della Regione, vede alleata la Fondazione Guggenheim e la società promotrice di eventi culturali Munus del finanziare trentino Alberto Rigotti.
La commissione non si è data una scadenza per decidere quale dei due avversari sarà incaricato di creare alla Salute un Centro d'Arte contemporanea, e dopo la fase pubblica di ieri ha intenzione di lavorare nella più rigorosa riservatezza. Potrà volerci qualche settimana come anche qualche mese, dato che gli elementi che devono caratterizzare le offerte ai fini dell'attribuzione del punteggio attengono alla sfera della più grande discrezionalità, proprio perché fondata su valutazioni di tipo estetico e culturale. In ogni caso, entro l'anno la scelta verrà compiuta.
Tre, le voci che attribuiscono punteggio: la qualità della collezione d'arte che il proponente metterà a disposizione del Centro (fino a 50 punti), la statura internazionale dell'architetto al quale verrà affidato il progetto di restauro di Punta della Dogana, che il proponente dovrà garantire a sue spese (fino a 40 punti), il progetto complessivo, che deve vedere il Centro interagire con le grandi realtà culturali di Venezia (fino a 10 punti).
Migliore la collezione di Pinault o quella della Salomon Guggenheim? Più noto l'architetto giapponese Tadao Ando, proposto da Palazzo Grassi, o l'irachena Zaha Hadid, indicata dalla Guggenheim? Meglio il primo, capofila del minimalismo rispettoso delle preesistenze storiche, o la seconda, famosa per il coraggio con il quale cala in ogni contesto dei segni architettonici forti? E fin banale dire che la scelta non potrà che essere soggettiva, ma comunque sostenuta da forti argomentazioni, e per questo la giunta ha affiancato alla commissione giudicatrice un comitato tecnico - scientifico chiamato a valutare questi aspetti.
È presieduto da Achille Bonito Oliva, docente di Storia dell'Arte contemporanea alla Facoltà di Architettura dell'Università 'La Sapienza' di Roma, ed è composto da Giuseppina Dal Canton, professore associato alla cattedra di Storia dell'Arte contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia di Ca' Foscari, e da Carlo Magnani, preside della Facoltà di Architettura dello Iuav.
Ieri la commissione, presieduta da Luigi Bassetto, direttore Patrimonio del Comune, e composta da Bruno Fimmanò, direttore degli Affari Generali dell'Agenzia del Demanio, e da Manuel Cattani, dirigente della Direzione Progettazione e esecuzione lavori del Comune, ha aperto i plichi alla presenza del segretario, Enrico Muffato (funzionario della Direzione Patrimonio) e dei rappresentanti delle due cordate, limitandosi a verificare che la documentazione rispondesse alle richieste del bando. Da oggi comincerà la valutazione di merito.
In serata il presidente della giunta regionale, Giancarlo Galan, ha fatto pervenire in redazione la seguente dichiarazione, ripetuta per tre volte: «Ho molta fiducia nella correttezza della commissione giudicatrice del Comune di Venezia».
Tutti i vincitori della Mostra
Tutti i vincitori della Mostra
VENEZIA 65 - In concorso
Premio Vincitore
Leone d'oro
Miglior film The Wrestler di Darren Aronofsky (U.S.A.)
Leone d'Argento
Premio per la Regia Aleksey German Jr. per
Bumažnyj soldat (Paper Soldier) di Aleksey German Jr. (Russia)
Coppa Volpi
migliore interpretazione femminile Dominique Blanc per
L’Autre di Francia (Patrick Mario Bernard, Pierre Trividic)
Coppa Volpi
migliore interpretazione maschile Silvio Orlando per
Il papà di Giovanna di Pupi Avati (Italia)
Premio "Osella"
migliore sceneggiatura Haile Gerima per
Teza di Haile Gerima (Etiopia, Germania, Francia)
Premio "Osella"
migliore fotografia Alisher Khamidhodjaev e Maxim Drozdov per
Bumažnyj soldat (Paper Soldier) di Aleksey German Jr. (Russia)
Premio Marcello Mastroianni
attore o attrice emergente Jennifer Lawrence per
The Burning Plain di Guillermo Arriaga (U.S.A.)
Premio Speciale
della Giuria Teza di Haile Gerima (Etiopia, Germania, Francia)
Leone Speciale
per miglior insieme dell'opera Werner Schroeter per
Nuit de chien (Francia, Germania, Portogallo)
Leone d'Oro
alla carriera Ermanno Olmi
Venezia Opera Prima
Premio Vincitore
Leone del Futuro - Premio "Luigi De Laurentiis" per la migliore opera prima Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio (Italia)
Venezia Orizzonti
Premio Vincitore
Premio Venezia Orizzonti Melancholia di Lav Diaz (Filippine)
Premio Venezia Orizzonti DOC Below Sea Level di Gianfranco Rosi (Italia, U.S.A.)
Menzione Speciale ex-aequo
Un lac di Philippe Grandrieux (Francia)
Women di HUANG Wenhai (Cina, Svizzera)
Venezia Corto Cortissimo
Premio Vincitore
Leone d’Argento Tierra y Pan di Carlos Armella (Messico)
Premio UIP De Onbaatzunchtigen (The Altruists) di Koen Dejaegher (Belgio)
Menzione Speciale Vacsora (The Dinner) di Karchi Perlmann (Ungheria)
Alcuni dei Premi collaterali:
Premio Open 2008
Premio Vincitore
per un film che riveli un saldo legame con le arti figurative The Butcher’s Shop di Philip Haas (U.S.A.)
Settimana Internazionale della Critica
Premio Vincitore
Miglior film L'Apprenti (L'apprendista) di Samuel Collardey (Francia)
Future Film Festival Digital Award
Premio Vincitore
Miglior film The Sky Crawlers di Mamoru Oshii (Giappone)
menzione speciale Gake no ue no Ponyo (Ponyo on Cliff by the Sea) di Hayao Miyazaki (Giappone)
Leoncino d'Oro 2008
Premio Vincitore
Miglior film Il papà di Giovanna di Pupi Avati (Italia)
Segnalazione Cinema For UNICEF
Premio Vincitore
Teza di Haile Gerima (Etiopia, Germania, Francia)
Europa Cinemas Label
Premio Vincitore
Miglior film europeo "Giornate degli Autori". Machan di Uberto Pasolini (Italia, Germania, Sri Lanka)
Premio Francesco Pasinetti (SNGCI)
Premio Vincitore
miglior film Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio (Italia)
menzione speciale Pa-ra-da di Marco Pontecorvo (Italia, Francia, Romania)
protagonista maschile Silvio Orlando in Il papà di Giovanna di Pupi Avati (Italia)
protagonista femminile Isabella Ferrari in Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek (Italia)
Premio FIPRESCI
Premio Vincitore
Miglior film del concorso Venezia 65 Gabbla (Inland) di Tariq Teguia (Algeria, Francia)
Miglior film delle sezioni parallele Goodbye Solo di Ramin Bahrani (U.S.A.)
Premio Signis
Premio Vincitore
Miglior film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow (U.S.A.)
Menzione Vegas: Based on a True Story di Amir Naderi (U.S.A.)
Menzione Teza di Haile Gerima (Etiopia, Germania, Francia)
Premio Doc/it – Sicilia Film Commission
Premio Vincitore
Miglior film Below Sea Level di Gianfranco Rosi (Italia, U.S.A.)
Menzione L'Apprenti (L'apprendista) di Samuel Collardey (Francia)
Premio Isvema per un film opera prima o seconda
Premio Vincitore
Miglior film Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio (Italia)
Premio Arca Cinema Giovani
Premio Vincitore
miglior film Venezia 65 The Hurt Locker di Kathryn Bigelow (U.S.A.)
miglior film italiano Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio (Italia)
premio “Altre Visioni” $E11.OU7! – Sell Out! (Vendi!) di Yeo Joonhan (Malesia)
Premio Fedic
Premio Vincitore
Miglior film Machan di Uberto Pasolini (Italia, Germania, Sri Lanka)
Premio C.I.C.T. UNESCO Enrico Fulchignoni
Premio Vincitore
Miglior film La terra degli uomini rossi - Birdwatchers di Marco Bechis (Italia)
Premio Speciale Christopher D. Smithers Foundation Stella di Sylvie Verheyde (Francia)
Premio Queer Lion
Premio Vincitore
Miglior film Un altro pianeta di Stefano Tummolini (Italia)
Cinemavvenire
Premio Vincitore
miglior film in concorso Vegas: Based on a True Story di Amir Naderi (U.S.A.)
premio “Il cerchio non è rotondo. Cinema per la pace e la ricchezza della diversità” Teza di Haile Gerima (Etiopia, Germania, Francia)
Premio EIUC Human Rights Film Award
Premio Vincitore
Miglior film ex-aequo Kabuli Kid (Il bambino di Kabul) di Barmak Akram (Francia, Afganistan)
Premio Human Rights Film Network Award
Premio Vincitore
Miglior film Kabuli Kid (Il bambino di Kabul) di Barmak Akram (Francia, Afganistan)
Premio Nazareno Taddei
Premio Vincitore
Miglior film Il papà di Giovanna di Pupi Avati (Italia)
Premio Lanterna Magica (Cgs)
Premio Vincitore
Miglior film Pa-ra-da di Marco Pontecorvo (Italia, Francia, Romania)
Premio La Navicella – Venezia Cinema
Premio Vincitore
Miglior film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow (U.S.A.)
Premio Bastone Bianco (Filmcritica)
Premio Vincitore
Miglior film Akires to kame (Achilles and the Tortoise) di Takeshi Kitano (Giappone)
Premio Lina Mangiacapre
Premio Vincitore
Miglior film Stella di Sylvie Verheyde (Francia)
Venice Village, occhi stranieri sulla città
Fonte: La Nuova Venezia
Venice Village, occhi stranieri sulla città
Un progetto per artisti internazionali che vivono in laguna
Hanno incontrato, approfondito e affinato l’arte intrecciando il loro percorso artistico a Venezia, e ora esporranno la loro creatività al Palazzo delle Prigioni di San Zaccaria. Sono i giovani artisti stranieri che a Venezia vivono e studiano e che avranno la possibilità di mostrare il frutto del loro lavoro grazie al Circolo Artistico di Venezia.
Curatore della manifestazione che si svolgerà dal 5 al 20 giugno prossimo, sarà Paolo De Grandis, sempre attento ai movimenti culturali locali e già presente dietro le quinte anche nel 1999 quando sempre il Circolo Artistico allestì l’esposizione di arti visive denominata in quel caso «Sezione Giovani».
L’appuntamento è stato battezzato Venice Village, una rassegna che nasce sotto il segno della necessità di uscire dalla tradizione storica che si vive nel quotidiano, guardando a una Venezia che si riflette nei giovani e incide sulla loro preparazione e la loro ispirazione artistica. Espressioni innovative e connessioni internazionali in arrivo da chi Venezia la vive da straniero e la incontra diversamente. La selezione ha portato alla luce una ricca componente dell’est europeo, della Spagna, della Norvegia, della Grecia e del Giappone. Molte nuove leve ma anche autori affermati come Tuschida Yasuhiko, da anni in laguna e che esporrà la tela «Le finestre sacre affacciate sulla città». Troverà spazio la croata Natasa Radovic con il suo «Egometric», così come Tiziano Bulfoni, Stefano Popdimitrov, Silviya Bobreva Radeva e Vasil Nikolov Kolev, Ingrid Sagoy e Naomi Park. Fino al greco Thanos Zakopoulos che è senza dubbio un personaggio della frontiera. I suoi lavori, strettamente connessi alla tematica della spazio, sono il risultato di multiple aggregazioni di pannelli realizzati con tecniche e materiali diversi. Una mostra che farà conoscere aspetti diversi dell’arte o talvolta nuovi, ma nei quali ognuno degli artisti sarà stato capace di far rileggere qualche aspetto della sua Venezia. Progetto, Venice Village, che punta ad attirare l’attenzione sul mondo dei giovani artisti, e che sarà collegato a un premio che porterà il vincitore a realizzare un’opera con il prezioso vetro muranese nella Fornace Berengo Fine Arts.
(Simone Bianchi)
Fondaco dell'Arte, già Fondaco Marcello

Palazzo fantasma
Una superficie specchiante sul Canal Grande. E l'intervento a sorpresa progettato da Eduardo Souto de Moura per il Padiglione portoghese dell'ultima Biennale. Un'architettura invisibile che celebra l'incontro fra passato e futuro. Uno scorcio del Canal Grande. Sul lato opposto alla fermata del vaporetto S. Toma si nota la facciata specchiante del Padiglione portoghese disegnata da Eduardo Souto de Moura
Fondaco dell'Arte già Fondaco Marcello per informazioni info@artecommunications.com +39 041 526 4546
Fondaco dell'Arte, già Fondaco Marcello
Altro che città morta. Mai come negli ultimi mesi la Serenissima è lo scenario della grande architettura. A partire dall'ultimo discusso progetto del ponte della stazione Santa Lucia, firmato Santiago Calatrava (Case da Abitare 121, ottobre 2008), fino all'edifìcio - installazione disegnato dai portoghesi Eduardo Souto de Moura e Angelo de Sousa per l'ultima Biennale Out There Architecture BeyondBuilding (www.labiennale.org, fino al 23 novembre), entrambi sul Canai Grande. Agli appassionati consigliamo di parcheggiare l'auto in Piazzale Roma per attraversare il ponte-gioiello e sostare alla prima fermata del vaporetto in dirczione San Marco. A metà del percorso, altezza S. Toma, suggeriamo di girarsi verso destra. L'effetto sorpresa è assicurato nel
constatare che uno degli sfondi architettonici più famosi del mondo sia privo di un edifìcio. Il trucco c'è una parete specchiante venti metri per diciotto è stata posizionata strategicamente da Souto de Moura tra Fondaco Marcelle, sede del Padiglione portoghese, e il Canale. Le interpretazioni
sono infinite edifìcio fantasma, architettura perduta. Ma anche eliminazione del passato e trionfo del contemporaneo.
Oppure coesistenza tra antico e moderno basti pensare che l'edificio esistente rimane accessibile, luogo dell'installazione, altrettanto specchiante, di Angelo de Sousa. Un'opera caleidoscopica che moltiplica l'immagine di ogni visitatore. E ripropone l'effetto spiazzante già anticipato dall'involucro dell'edifìcio.
www.artecommunications.com
www.dgartes.ptouthere photogallery su www.atcasa.it
Filippo Romeo